Armi Nato per colpire la Russia? Crosetto taglia corto: «Non esiste chi decide per noi: che sia Macron o Stoltenberg»

Se una decisione all’interno della Nato dovrà essere presa sulla guerra in Ucraina, spiega il ministro della Difesa, non sarà prima di luglio al vertice di Washington

È un freno deciso quello che il ministro della Difesa Guido Crosetto mette sulla proposta del segretario generale della Nato, Jens Soltenberg, che ipotizzata l’uso da parte dell’Ucraina di armi occidentali per colpire il territorio russo. Una fuga in avanti, che Crosetto alla Stampa boccia su tutta la linea: «Non esiste un segretario Nato o una nazione che decide la linea per tutte le altre – dice il ministro – vale per Stoltenberg. Ma vale anche per Macron, quando ha detto “manderemo i nostri soldati in Ucraina”». Se una decisione all’interno della Nato dovrà essere presa, spiega Crosetto, non sarà prima di luglio prossimo, quando ci sarà il vertice a Washington «portando progetti, piani e idee. Le singole spinte valgono poco».


Un errore quello di Stoltenberg che rischia solo di aggravare una situazione già complicata: «Io ritengo che in questo momento sia sbagliato aumentare una tensione già drammatica – dice Crosetto – Occorre sì aiutare l’Ucraina a difendersi, perché se non la aiuti scoppia davvero la terza guerra mondiale. L’aiuto all’Ucraina serve a non fare scoppiare la guerra. Ma questo aiuto deve essere fatto in modo da lasciare aperta la possibilità della costruzione di una tregua immediata e la partenza di un tavolo di pace». Intanto Macron e il cancelliere tedesco Scholz oggi si incontreranno, ma Crosetto non teme un accordo tra i due sulle posizioni di Stoltenberg: «Non è possibile. La Germania ha una costituzione uguale a quella italiana. Noi non possiamo attaccare. Possiamo solo difenderci»


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