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La lettera di Angelo Onorato all’amico avvocato, l’ipotesi sul nome sospetto: «Conosce tutta la situazione, se mi succede qualcosa chiedete a lui»

26 Maggio 2024 - 12:13 Redazione
Angelo Onorato
Angelo Onorato
Il legale seguiva le questioni fiscali delle società del marito di Francesca Donato. All'interno del biglietto ci sarebbe anche chi avrebbe potuto danneggiare l'imprenditore

Potrebbe trovarsi nella lettera consegnata al suo avvocato tributarista l’elemento chiave dietro la morte di Angelo Onorato, l’imprenditore trovato senza vita nella sua Range Rover ieri 25 maggio alla periferia di Palermo da sua figlia Carolina e sua moglie Francesca Donato, eurodeputata della Democrazia cristiana di Totò Cuffaro. L’avvocato è stato sentito ieri sera negli uffici della Squadra mobile di Palermo, dove si è presentato portando una lettera che Onorato gli avrebbe lasciato in caso di necessità. In quel testo, Onorato avrebbe scritto che l’avvocato «conosce tutta la situazione». Il legale aveva il compito di seguire gli aspetti fiscali delle società di Onorato. E proprio su quel fronte, nel testo l’imprenditore avrebbe spiegato alla famiglia di aver dovuto affrontare un momento difficile. Da quanto emerge dalle indagini, in quel biglietto ci sarebbero state anche indicazioni generiche su chi avrebbe potuto danneggiare Onorato, che sarebbe stato alle prese con una crisi finanziaria e diversi debiti.

Sono ancora aperte a tutte le ipotesi le indagini sulla morte di Onorato. Un ulteriore chiarimento potrebbe arrivare dalle immagini di due telecamere della videosorveglianza, che si trovano nei pressi dell’auto in cui è stato ritrovato il corpo dell’imprenditore. I famigliari intanto escludono che l’uomo possa essersi tolto la vita. E insistono nella convinzione che qualcuno possa averlo ammazzato. Il 55enne era stato trovato con una fascetta di plastica stretta attorno al collo e sangue sulla camicia. Il medico legale avrebbe escluso la presenza di segni di violenza sul cadavere. L’architetto aveva i mocassini sfilati e, stando ai primi rilievi del medico legale, le chiazze di sangue che avevano fatto pensare all’inizio a un colpo di pistola sarebbero invece compatibili con il gesto volontario.

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