Dal rigurgito pop di Tedua ai «rutti» di Morgan. Molto bene Shiva, un disastro Paola & Chiara – Le nostre recensioni delle uscite della settimana

Gigi D’Alessio – Fra

Certo è che Gigi D’Alessio invecchia come il vino, più passa il tempo e più notiamo un’apertura non solo per artisti di nuova generazione, ma proprio per un approccio del tutto contemporaneo alla struttura canzone. E se pensate che sia cosa da poco o cosa comune, in entrambi i casi vi sbagliate di grosso, specie considerando che la generazione di Gigi D’Alessio, particolarmente fortunata in termini di popolarità, è forse quella rimasta più intrepidamente attaccata al proprio modo di fare musica, infatti i sopravvissuti sono pochissimi. Lui invece si diverte, sconvolge, distrugge e ricrea, rinfresca e lucida. Questo nuovo album, Fra, ne è la prova. Tra inediti particolarmente riusciti, che celebrano questo sentimentalismo innato nella voce e nella scrittura del re della musica napoletana e la capacità di accogliere nel proprio mondo tutti – ma proprio tutti – con una naturalezza di rara fattura, il disco scorre che è un piacere. Per dire, questa nuova versione di Non mollare mai in compagnia di Guè, Clementino e Geolier è una cannonata, così come Senza tuccà, singolo in feat con il solo Geolier, due visioni romantiche musicalmente identiche per due visioni dell’amore fisiologicamente differenti, che insieme compongono un quadro perfetto, ad altissima digeribilità. Nota di merito anche per Fra, altro inedito particolarmente interessante, che perfettamente accompagna questa sacrosanta rimonta della musica napoletana nel panorama italiano. E Re Gigi sta lì ad accarezzare tutti dall’alto, consapevole di aver capito e proposto tutto questo prima degli altri, sopportando anche una linea di snobismo fissa in sottofondo che certamente non si meritava.