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Omicidio Luca Sacchi, nuove accuse contro Del Grosso e Pirino: sorpresi con il cellulare nella cella del carcere di Rebibbia

I telefonini sarebbero stati trovati durante una perquisizione che ha portato al sequestro dei dispositivi

Avrebbero introdotto telefoni cellulari nel carcere di Rebibbia: per Valerio Del Grosso, condannato a 27 anni di carcere perché ritenuto l’autore materiale dell’omicidio di Luca Sacchi, e Paolo Pirino, accusato di essere complice dell’aggressione, si apre un nuovo filone processuale dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Roma. Sia Del Grosso che Pirino (per il quale è stato disposto l’Appello bis) dovranno rispondere del reato previsto dall’articolo 391 ter del codice penale, ovvero accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. I telefonini sarebbero stati scoperti nella cella dove sono detenuti, nel corso di una perquisizione. Rinviati a giudizio, la prima udienza avrà luogo il 9 settembre 2024.

I fatti

Solo pochi giorni fa, la Cassazione ha confermato e reso definitiva la condanna nei confronti di Del Grosso. Cristallizzando così la ricostruzione secondo cui fu lui a premere il grilletto contro il personal trainer ucciso la notte del 24 ottobre del 2019, davanti ad un pub nella zona di Colli Albani. Gli ermellini hanno anche stabilito che dovrà essere ricalcolata la pena per Paolo Pirino, condannato in secondo grado a 14 anni e 8 mesi di carcere. Disposto un nuovo processo di appello anche per Anastasiya Kylemnyk, l’ex fidanzata del personal trainer, accusata di violazione della legge sulla droga. Era suo lo zainetto contenente i 70mila euro che, secondo le indagini, sarebbero serviti per acquistare 15 chili di marijuana. Soldi che Del Grosso e Pirino, quella sera del 2019, avrebbero provato a derubare. Luca Sacchi ha perso la vita nel tentativo di difendere la sua fidanzata.

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