Susanna Tamaro: «Mi sono salvata dall’autismo con le arti marziali»

La scrittrice e la sindrome

In un articolo che firma per Il Giornale la scrittrice Susanna Tamaro sostiene di essersi salvata dall’autismo grazie alle arti marziali. «Personalmente ho avuto problemi fin dall’asilo ma, già alle scuole elementari, osservando il comportamento degli altri, ho imparato a sopravvivere. A quei tempi però nelle scuole vigevano un ordine e un rigore assoluti: era vietato parlare se non interrogati, urlare era assolutamente inconcepibile né si poteva provocare rumore con le sedie, per non parlare dell’ordine che noi alunni dovevamo mantenere sul banco. Ho sofferto, certo – vivevo in uno stato di continuo smarrimento e confusione –, ma, sostenuta da quell’ordine e da quella disciplina, sono comunque riuscita a cavarmela pur senza insegnanti di sostegno», spiega.


L’incontro

Tamaro spiega ancora: «Allora non sapevo di avere la sindrome di Asperger, mi rendevo soltanto conto di essere fuori sincrono con il mondo che mi circondava. È stato proprio l’incontro con le arti marziali – a metà dei miei vent’anni – a mostrarmi la via verso un equilibrio stabile. Non era stata una mia iniziativa ma un suggerimento di uno psichiatra e, per quella ragione misteriosa per cui, in determinati momenti della vita, capiamo inconsciamente qual è il passo giusto da fare, avevo obbedito». E adesso le cose per lei sono cambiate: «Continuo naturalmente a essere l’ultima a capire quando il maestro spiega; quello che gli altri capiscono al volo, io lo conquisto con una lunga fatica; gli esami – dalla cintura bianca al terzo dan – sono stati davvero delle prove iniziatiche, tuttavia ogni mattina, quando mi sveglio e inizio la pratica del Daruma Taiso, sono piena di gratitudine verso questo universo complesso e meraviglioso che mi ha portato a conquistare una parte di me che pensavo irraggiungibile, donandomi un equilibrio che mi ha permesso di affrontare, con coraggio e determinazione, tutte le altre grandi sfide della mia vita».


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