Crioconservazione: la clinica svizzera in cui è possibile farsi ibernare (per 200 mila euro)
A Rafz nel Canton Zurigo il dottor Emil Kendziorra sperimenta la criogenizzazione attraverso una start-up. L’esperimento tenta la conservazione dei tessuti biologici ibernati a temperature bassissime. Oggi sono 377 i corpi umani crioconservati nella struttura. Tra questi, fa sapere Repubblica, ci sono 15 italiani. La procedura costa 200 mila euro. Ma non c’è alcuna garanzia di risveglio per loro. Mentre una rianimazione potrebbe essere possibile, sì, ma tra i 200 e i 300 anni. L’azienda si chiama “Tomorrow Biostasis” e si affida a un’équipe medica che è specializzata in operazioni conservative. Il corpo viene conservato 196 gradi sottozero con l’azoto liquido e poi trasferito in un magazzino. L’edificio realizzato a Rafz si chiama “Long-term storage in Switzerland”. E sul sito si legge che «sebbene la ricerca medica sia in costante progresso, attualmente non è ancora possibile rianimare un essere umano dopo che è stato criopreservato». In più, «non è possibile sapere se e quando sarà possibile». Ma, si aggiunge, «non c’è limite di tempo a quanto si può rimanere criopreservati senza degrado».
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