Giordano, Piccolo, Veronesi, Scurati, Saviano: tra rinunce, declini ed esclusioni, si svuota la delegazione italiana alla Buchmesse

Tutti i «no» di autori di primo piano a uno degli eventi più importanti dell’editoria mondiale, dove l’Italia è ospite d’onore

La lista dei 100 partecipanti alla Fiera del Libro di Francoforte il prossimo ottobre, dove l’Italia è ospite d’onore, sta perdendo pezzi (importanti). Dopo l’esclusione di Roberto Saviano, che sarà ospite delle case editrici tedesche, arriva anche la presa di posizione di altri autori di primo piano. L’ultimo in ordine di tempo: Francesco Piccolo, che ha declinato l’invito della delegazione guidata da Mauro Mazza, commissario straordinario del governo per il coordinamento delle attività relative alla Fiera. «Ritengo che l’Italia non possa non essere rappresentata anche dall’autore di Gomorra, un libro tradotto in tutto il mondo (e a seguire tutti i suoi altri). Non mi sento legittimato a rappresentare un gruppo di lavoro se manca qualcuno che evidentemente doveva esserci», ha scritto Piccolo in una lettera pubblicata da La Repubblica. Anche Paolo Giordano ha fatto sapere su X che non sarà presente in Germania. «La prima cosa che ho fatto dopo aver ricevuto l’invito alla Buchmesse è stata chiedere a Saviano se fosse inviato: no. Quindi mi sono fabbricato un impegno alternativo anch’io (c’ho judo)», si legge nel tweet.


Si defila anche il poeta Franco Buffoni, sempre in solidarietà con l’esclusione di Saviano: «Rinuncio all’invito che mi è stato rivolto dal Commissario governativo Mauro Mazza in data 12 aprile 2024», scrive sui social. Prima di loro, anche Sandro Veronesi ha declinato l’invito, rispedendolo direttamente al mittente (Mazza) per le «ragioni balorde e ridicole con cui ha giustificato l’esclusione di Saviano». Per il due volte Premio Strega continua «la pratica di ingerenza del Presidente del Consiglio e dei suoi più fidati collaboratori, accompagnata da “putiniana ipocrisia” su decisioni che non devono seguire logiche politiche». L’Associazione Italiana Editori difende la propria autonomia, e sulla vicenda assicura che «la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto di una procedura, fatta di un proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte». L’autore napoletano non sarebbe stato quindi tra le proposte degli editori, e comunque l’Aie, si legge nel comunicato, «non avrebbe mai permesso e non permetterà mai ingerenze esterne rispetto alla volontà degli editori»


Tra gli altri nomi che risultano assenti nella lista della delegazione italiana, ci sono quelli di Antonio Scurati, reduce dalla censura Rai a CheSarà di Serena Bortone dove avrebbe dovuto recitare un monologo sull’antifascismo. Il premio Strega per M – invitato anch’egli dagli editori tedeschi – «ha declinato l’invito mesi fa». Assente anche Alessandro Piperno che ha, invece – stando alle parole del commissario del governo Meloni – «altri impegni». Il filo conduttore della 76esima Fiera del Libro, in programma dal 16 al 20 ottobre, sarà Radici nel futuro e tra gli ospiti ci saranno autrici come Alessandro Barbero, Alessandro Baricco, Annalena Benini, Cristina Caboni, Paolo Cognetti, Donatella Di Pietrantonio, Erin Doom, Claudia Durastanti, Nicola Lagioia, Dacia Maraini, Rosella Postorino, Paolo Rumiz, Paolo Nori, Valeria Parrella, Rosella Postorino e tanti altri. E i tre testimonial scelti da tempo: Susanna Tamaro, Stefano Zecchi e Carlo Rovelli.

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