Usa 2024, Trump ai finanziatori della campagna elettorale: «Da presidente avrei bombardato la Russia e la Cina»

Le dichiarazioni bellicose sono state pronunciate dal candidato Repubblicano all’evento, organizzato in un lussuoso hotel di New York, per «fare cassa»

Se fosse stato presidente, Donald Trump avrebbe bombardato la Russia per l’invasione dell’Ucraina o la Cina per Taiwan. Lo ha detto l’ex presidente, candidato repubblicano alle presidenziali del 2024, durante un incontro con alcuni dei principali finanziatori statunitensi della sua campagna elettorale. Le dichiarazioni hanno, inevitabilmente, suscitato molta sorpresa nei suoi interlocutori. Trump non è solito parlare dell’invasione di Mosca in Ucraina. O almeno, non in questi termini. Dice da tempo di poter risolvere la situazione in ventiquattro ore. E, stando al Washington Post, avrebbe già un suo piano per la fine dei combattimenti, che implica – tra le altre cose – la consegna da parte di Kiev della Crimea e pure del Donbass. Una exit strategy che, secondo Trump, chiuderebbe la questione in meno di un giorno.


Le dichiarazioni bellicose sono state pronunciate da Trump all’evento, organizzato in un lussuoso hotel di New York, per «fare cassa». Uomini d’affari pronti a staccare assegni da 1, 2, 3 milioni di dollari. Cifre comunque troppo basse, scrive il quotidiano statunitense, per il tycoon. Servono più soldi per la sua campagna, più volte descritta come turbolenta a livello finanziario dai media Usa a causa delle costose spese legali. «Qualsiasi cosa possiate fare, ve ne sono grato», ha detto Trump, promettendo tagli fiscali, l’approvazione di progetti infrastrutturali petroliferi e altre politiche favorevoli ai (possibili) finanziatori.


Le richieste dell’ex presidente, secondo gli esperti legali, starebbero mettendo alla prova anche i limiti imposti dalle leggi federali sul finanziamento delle campagne presidenziali. Durante un incontro organizzato dal suo super Pac, Trump avrebbe chiesto ai dirigenti delle industrie petrolifere di raccogliere fino a un miliardo di dollari. Rispetto alla campagna del 2016 e del 2020, l’imprenditore sta assumendo un ruolo più attivo nella raccolta fondi. Negli ultimi mesi Trump ha incontrato una serie di dirigenti del settore immobiliare, legale, finanziario, petrolifero e di altre categorie, secondo quanto riferito da persone che hanno familiarità con le liste di invito. E ad ogni evento, Trump spera sempre che il pubblico che ha davanti sia meno ricco di quello che incontrerà in futuro. 

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