Bari, il preside nota la crepa e chiude l’androne della scuola elementare. Poi il crollo del solaio
«Già da lunedì era stato rilevato un problema: nell’androne d’ingresso c’erano delle crepe sospette nel soffitto, sembrava un disallineamento e si vedevano alcuni punti luce inclinati. La zona quindi era fragile, era pericolante e l’avevo interdetta». A parlare è Angelo Panebianco, dirigente scolastico dell’istituto Marco Polo di Palese, a Bari. Il solaio del primo piano della scuola elementare è crollato mercoledì 29 maggio, intorno alle 14.30, quando nell’edificio fortunatamente non c’erano più docenti e alunni. La tragedia è stata solo sfiorata non solo grazie al caso, che ha fatto venir giù il soffitto in un orario fuori dalle lezioni, ma anche grazie alla prontezza e alle attenzioni del preside, che aveva notato le crepe sospette e aveva deciso di transennare l’androne. Inviando poi una circolare per spostare gli alunni dalle classi che sarebbero potute rimanere coinvolte nel crollo. Panebianco non aveva voluto assumere alcun rischio ed aveva preventivamente preso delle contromisure, avvisando anche le istituzioni. Stamattina, gli operai erano al lavoro per permettere l’apertura dell’istituto, che è stata regolare. «Accadimenti simili, in Puglia, sono purtroppo più che prevedibili considerato lo stato delle strutture scolastiche del territorio», ha detto il segretario generale della Uil Scuola Puglia Gianni Verga, «una situazione che denunciamo da anni, ma sulla quale le istituzioni, sia locali che nazionali, non sono mai intervenute seriamente, se non con qualche vana promessa o qualche misura spot».
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