Chi era Giada Zanola, la mamma di 33 anni spinta dal cavalcavia della A4 a Vigonza

Mamma, di origini bresciane, con il compagno condivideva la passione per i truck. Un amico della 33enne: «Non è giusto, non doveva finire così»

Giada Zanola non si è suicidata. Il suo compagno, Andrea Favero, 34enne, è stato fermato per omicidio volontario. Avrebbe ammesso di averla spinta dal cavalcavia della A4, a Vigonza, a pochi passi dalla loro abitazione, dopo un furioso litigio. I due hanno un bimbo di tre anni. Dopo la caduta, da un’altezza di 15 metri, la 33enne è stata travolta da un camion. Di origini bresciane e residente in Veneto, aveva raggiunto il compagno, cambiando regione. Con lui condivideva la passione per i truck. Tante le foto insieme, con il loro piccolo. Una, risalente allo scorso maggio, con la didascalia “Noi”.


Giada Zanola con il compagno Andrea Favero nel maggio 2023

«Sono qui, seduto sul marciapiede, guardo il cielo grigio, c’è un unica stella, la guardo ma non mi fa capire….Vorrei urlare, sbattere la testa per sapere perché mi hai fatto tutto questo», commenta sui social un parente stretto della donna, zio del bambino della coppia. «Non ho parole per descrivere quello che provo ora, non è giusto, non doveva finire così. Mi mancherai sorellina mia», scrive sui social Daniel Bolis, amico della ragazza. Tanti i cuori sui social, neri, come il lutto che ha sconvolto la famiglia e gli amici di Giada. «Un delitto che ci lascia sconvolti. Il nostro pensiero va al piccolo, ai familiari e agli amici di questa giovane donna, uccisa in modo barbaro», ha commentato il governatore veneto Luca Zaia.


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