Milano-Cortina, le raccomandazioni per un posto nell’ente: c’è anche il figlio di La Russa
L’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina illumina i meccanismi di assunzione nell’ente organizzatore. L’ex amministratore delegato della Fondazione Vincenzo Novari durante l’interrogatorio di garanzia si è infatti difeso dalle accuse, ma ha anche raccontato di aver ricevuto segnalazioni «da chiunque, direttori di giornali, editori, militari, politici, ministri». Anche se rivendica di aver assunto solo quelli che riteneva meritassero il posto. Anche quando, racconta oggi Repubblica, i pubblici ministeri Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, che indagano insieme alla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, sottopongono a Novari la lista di una dozzina di assunzioni legate al mondo politico.
Decidi tu, fai quello che vuoi
Tra queste c’è quella di Lorenzo Cochis La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. Assunto nel 2020 a 25 anni quando all’epoca il padre era senatore. «Me l’ha segnalato il padre, ma mi ha detto “decidi tu, fai quello che vuoi”», fa mettere a verbale Novari. «La Russa si era appena laureato in legge, aveva esperienza in eventi, sapeva lavorare in team. Il padre mi ha detto così quindi non c’era alcun tipo di pressione. È chiaro che il suo curriculum non l’ho trovato per terra. Voi conoscete i “sì” ma mancano tutti i “no” che ho detto, ed erano molto più potenti». Tra gli assunti anche Ursula Bassi, che secondo il quotidiano è vicina a Matteo Renzi. Altre segnalazioni sono arrivate da Paolo Sensale, portavoce del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Tra queste c’è quella di Lavinia Prono, ex segretaria di La Russa.
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