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Perché questo articolo non dimostra che la Covid-19 sia una truffa sanitaria

31 Maggio 2024 - 01:30 Juanne Pili
Ecco perché non ha senso il paragonare tra Covid-19 e influenza stagionale. Ancor meno usarlo per parlare di truffa sanitaria

Continuano a venire riciclati vecchi articoli con argomentazioni trite e ritrite che vorrebbero dimostrare come la Covid-19 si sarebbe rivelata una influenza stagionale, insomma tutte le campagne restrittive e i vaccini sarebbero parte della «più grande truffa sanitaria». Le condivisioni Facebook in oggetto hanno come fonte l’articolo di un medico svizzero, il dottor Werner Nussbaumer, candidato del movimento populista HelvEthica Ticino nel 2023. Il medico elvetico è molto apprezzato negli ambienti No vax svizzeri per aver sostenuto che in Europa ci sarebbero stati «20 mila morti per colpa del vaccino», come riportano i colleghi di RSI. Troviamo anche riferimenti ad alcune precedenti “controversie legali” descritte nella stampa locale (per esempio qui e qui).

Per chi ha fretta:

  • Secondo un medico e politico svizzero la Covid-19 sarebbe stata una truffa sanitaria, i quanto la malattia sarebbe mortale quanto un’influenza stagionale.
  • La capacità di SARS-CoV-2 di diffondersi sono ben più elevate di quella dei virus influenzali, con logiche conseguenze anche nel numero casi gravi di vittime.
  • Forme gravi e mortali della malattia possono interessare anche soggetti sani.
  • Dopo l’infezione possono sorgere patologie correlate, come il long Covid.
  • Diversi studi suggeriscono anche un legame con MIS-P e MIS-C.

Analisi

Le condivisioni sulla presunta truffa sanitaria riportano il seguente commento:

TI HANNO PRESO PER IL CULO, ISOLATO, DISCRIMINATO, LICENZIATO…….. MA DIETRO C’È IL PENTAGONO AMERICANO

Lo screen immediatamente sotto mostra l’introduzione dell’articolo del dottor Nussbaumer così come appare nel sito Web del Corriere del Ticino:

A livello mondiale le percentuali di mortalità Covid sono dello 0,15% delle persone che si sono infettate, circa 150 su 100’000, il che corrisponde a una normale influenza stagionale (0,10 e 0,20%). Ne consegue che il 99,85% degli infetti superano la malattia e ne diventano immuni. L’età media dei decessi Covid-19, spesso con più patologie pregresse, supera in tutti i paesi gli 80 anni, ovvero l’età che corrisponde alla normale aspettativa di vita.

Dieci studi nel mondo hanno analizzato l’immunità crociata (derivante da precedenti infezioni da coronavirus influenzale o altri virus) concludendo che il 46% della popolazione era immune al Covid-19 già all’inizio della pandemia.

Quindi come si giustificano le misure draconiane adottate dalle autorità?

La più grande truffa sanitaria?

Quindi anche prendendo per buoni i dati riportati nell’articolo in oggetto, riferiti al 2021, con l’avanzare dell’età aumenta anche il rischio di forme gravi e morte. Questo lo accenna anche Nussbaumer, ma a dispetto delle similitudini tra Covid-19 e influenza, tra le differenze troviamo proprio il tasso di mortalità. Questo lo possiamo dedurre anche dal fatto che SARS-CoV-2 è dalle tre alle quattro volte più trasmissibile dei virus influenzali, se non vi è alcuna precauzione che ne limiti la diffusione.

Rispetto all’influenza stagionale la Covid-19 può causare forme più gravi di quelle influenzali in ​​alcuni pazienti, che non è detto siano tutti ottantenni, come suggerito dal medico svizzero, infatti ospedalizzazione e morte possono verificarsi anche in soggetti giovani e sani. Poi abbiamo tutto un insieme di patologie che persistono anche dopo l’infezione, come il long Covid; alcuni studi suggeriscono anche la MIP-C negli adulti e la MIS-C nei bambini.

Quando vengono adottate politiche non del tutto conformi alle raccomandazioni degli epidemiologi le conseguenze sono coerenti con le predizioni. Per esempio, proprio nel paese più sopravvalutato dai No vax per le misure blande adottate – la Svezia – è stato stimato il maggior tasso di mortalità d’Europa nel maggio 2020. Per quanto si trattasse di dati raccolti in un lasso di tempo limitato, avevamo visto in successive analisi a sei mesi di distanza, che «le misure draconiane adottate dalle autorità» funzionavano decisamente meglio. Alla faccia della truffa sanitaria.

La Covid-19 prima e dopo i vaccini

Vediamo ora cosa succede invece quando si introducono i vaccini Covid nella popolazione. Cliccando sul seguente screen si accede al grafico interattivo di Our World in Data, dove potete vedere lo scorrere in tempo reale delle curve relative al numero di morti per milione di persone in diversi paesi del mondo che potete scegliere voi stessi. Potrete osservare da soli che i valori tracciati dal 10 gennaio 2020 al 12 maggio 2024 (secondo l’ultimo aggiornamento nel momento in cui scriviamo) mostrano una notevole correlazione tra l’introduzione dei vaccini e il netto appiattimento delle linee man mano che si prosegue nel periodo delle successive dosi. Altro che truffa sanitaria.

Conclusioni

Gli argomenti e i numeri riportati nell’articolo in oggetto vanno contestualizzati, perché occorre tener conto dei maggiori rischi di sviluppare forme gravi e fatali di Covid-19 nelle fasce di popolazione più a rischio. Inoltre i paragoni con l’influenza stagionale funzionano fino a un certo punto, infatti SARS-CoV-2 è maggiormente capace di diffondersi e proliferare in mancanza di misure di contenimento e vaccini adeguati. Sicuramente non è emerso nulla fino ad oggi che dimostri la tesi della truffa sanitaria.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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