Perché i dati Istat non dimostrano un legame tra vaccini e immigrazione

La teoria ignora il contesto dei dati Istat che riporta le cause principali come la Covid-19 e il calo delle nascite

Secondo alcune condivisioni Facebook i dati Istat collegherebbero i vaccini Covid – definiti «sieri magici» – con la perdita di oltre 280 mila residenti, a fronte di oltre 290 mila immigrati. La narrazione sembra alludere alla teoria del complotto della sostituzione etnica (un esempio può essere il cosiddetto «Piano Kalergi»), fondendola assieme alle narrazioni No vax. Insomma, chi produce questo genere di contenuti sembra puntare a un pubblico di arrabbiati disposti a credere un po’ a tutto, senza prendersi la briga di vedere se tali dati esistono e se possono davvero essere letti in quel modo. Infatti non risulta niente di tutto questo.

Per chi ha fretta:

  • Alcune condivisioni mettono assieme i dati Istat riguardo il calo di popolazione dal periodo delle prime dosi di vaccino Covid, con quelle contemporanee del Viminale riguardo agli immigrati giunti in Italia.
  • Per ragioni non meglio precisate tutto questo viene messo in collegamento coi vaccini.
  • Le fonti si rifanno ai dati Istat, solo che nel contesto le cause principali indicate dagli autori sono la Covid-19 e il calo delle nascite

Analisi

Le condivisioni riguardo a questa sorta di complotto che unisce vaccini e l’immigrazione vengono riportate con la seguente didascalia:

ITALIA DOPO I VACCINI: 268 MILA RESIDENTI PERSI IN 3 ANNI…
…nonostante l’ingresso di 298 mila immigrati, nello stesso periodo.
Sono dati ISTAT❗️
Il dato sull’immigrazione è del Viminale: 67.040 (nel 2021), 104.061 (nel 2022) e 127.207 (nel 2023).
Non c’è che dire… i sieri magici funzionano eccome❗️
Mik

Sostituzione etnica e vaccini Covid

I testi riportati negli screen condivisi, in merito a queste allusioni sulla sostituzione etnica collegata ai vaccini, sono tratti rispettivamente da un articolo di Mauro Denigris per Radio Norba del 3 maggio 2021 e un articolo più recente di AGI risalente allo scorso 29 marzo:

«Al 1 gennaio 2021 i residenti in Italia ammontano a 59 milioni e 259 mila».
«Al 1 gennaio 2024 la popolazione residente in Italia è pari a 58 milioni 990mila unità (dati provvisori), in calo di 7mila unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente (-0,1 per mille abitanti)».

Entrambe le fonti si rifanno ai dati Istat, solo che nel contesto le cause principali indicate dagli autori sono la Covid-19 e il calo delle nascite. Effettivamente parlare dei vaccini risulta pretestuoso.

Come extra rispetto agli screen mostrati si aggiungono i dati sull’immigrazione attribuiti al Viminale: «67.040 (nel 2021), 104.061 (nel 2022) e 127.207 (nel 2023)». Però non è chiaro cosa dovrebbero significare. Sono numeri tratti dalla stampa autorevole nelle annate corrispondenti, con riferimento al Viminale come fonte (2021, 2022 e 2023) e come potrete immaginare non c’entrano niente coi vaccini o eventuali piani di sostituzione etnica correlati.

Conclusioni

La condivisione in oggetto fa parte di tutta una serie di condivisioni confezionate apposta per stuzzicare i principali timori di un certo target di lettori. In questo caso si fa particolarmente leva sulle credenze No vax e sui pregiudizi xenofobi, con qualche vaga allusione riguardo a una sostituzione etnica in atto.

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