Germania, agguato col coltello all’evento di estrema destra: almeno sei feriti. Chi è l’aggressore 25enne – Il video

Tra i bersagli l’esponente estremista di Pax Europa Michael Stuerzenberger. Il sindaco: «Un atto di terrorismo, ma no a speculazioni»

Si chiama Sulaiman A., ha 25 anni ed è nato a Herat in Afghanistan, l’uomo armato di coltello che ha ferito, a volto scoperto, diverse persone durante un evento di estrema destra a Mannheim, in Germania. Attualmente residente ad Assia, a circa 40 chilometri da Mannheim, secondo quanto riportato da Der Spiegel, «non era noto alle autorità come estremista». Dopo un tentativo iniziale di fuga, l’aggressore è stato neutralizzato da un colpo di pistola sparato da un agente. Stando al bilancio diramato dalla polizia locale, l’attacco ha lasciato a terra almeno sei persone ferite, alcune delle quali sono state sottoposte a interventi chirurgici d’urgenza. Tra di esse vi è un agente di polizia che è stato accoltellato mentre cercava di proteggere un’altra persona e ora si trova in condizioni critiche. Gli altri cinque feriti sono militanti del movimento civico Pax Europa. La violenta scena è stata ripresa da un video che si sta diffondendo sui social media. Recentemente, le forze dell’ordine in Germania hanno condotto diverse operazioni mirate contro ambienti islamisti, che secondo le autorità hanno permesso di prevenire attacchi terroristici.


L’attivista anti-islam

Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Interno tedesco, l’attacco sarebbe stato classificato come un attacco con un possibile movente islamista. Tra i bersagli dell’aggressione, anche il principale esponente del movimento Pax Europa, il 59enne Michael Stuerzenberger, colpito alla gamba e al volto, ma non in pericolo di vita. Stuerzenberger è noto in tutta la Germania per le sue posizioni estremamente controverse, soprattutto per aver promosso una petizione contro la costruzione di una moschea a Monaco e per essere stato condannato due volte, una per aver insultato un ufficiale e l’altra per incitamento all’odio e disprezzo nei confronti delle religioni. È stato spesso presente ai raduni del movimento anti-islamico Pegida a Dresda e ha pubblicamente paragonato il Corano al Mein Kampf di Adolf Hitler, definendolo «il libro più pericoloso del mondo». Inoltre, il movimento Pax Europa è da tempo sotto la lente dei servizi segreti interni regionali della Baviera.


Il sindaco: «Un atto di terrorismo, ma no a speculazioni»

Il sindaco di Mannheim, Christian Specht, ha bollato l’accoltellamento come «un atto di terrorismo», ma ha anche esortato a evitare speculazioni sull’accaduto. «I musulmani a Mannheim si impegnano per una convivenza pacifica nella nostra città tanto quanto tutti gli altri cittadini. Un segnale importante di ciò, è che, immediatamente dopo l’attacco, le comunità religiose islamiche hanno condannato l’aggressione agli organizzatori della manifestazione e ai poliziotti», ha affermato il primo cittadino. «Nei prossimi giorni e settimane faremo tutto il possibile affinché questi terribili eventi non vengano sfruttati per dividere la nostra società», ha aggiunto.

Scholz: «Violenza inaccettabile nella nostra democrazia»

Sulla brutale aggressione è intervenuto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che su X (ex Twitter) ha dichiarato: «Le immagini da Mannheim sono terribili. Diverse persone sono state gravemente ferite da un attentatore. Il mio pensiero va alle vittime. La violenza è assolutamente inaccettabile nella nostra democrazia. Il colpevole deve essere severamente punito». E la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser (Spd) ha scritto che «se le indagini dovessero rivelare un movente islamista, sarebbe un’ulteriore conferma del grande pericolo rappresentato dagli atti di violenza islamista, contro cui abbiamo messo in guardia».

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