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John Elkann e la madre Margherita Agnelli: «Io e i miei fratelli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche»

31 Maggio 2024 - 05:44 Alba Romano
john elkann margherita agnelli
john elkann margherita agnelli
Il presidente di Stellantis vive la lite giudiziaria «con un grande dolore» che ha «radici lontane»

John Elkann parla per la prima volta della madre Margherita Agnelli da quando è cominciata la querelle sull’eredità. Il nipote dell’Avvocato è indagato a Torino dopo un esposto della madre per possibili irregolarità fiscali. Secondo l’accusa il presidente di Stellantis insieme al commercialista torinese Gianluca Ferrero (attuale presidente della Juventus) e Robert Von Groueningen, amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera si sarebbero accordati per dichiarare la residenza in Svizzera della nonna allo scopo di non pagare l’Irpef in Italia. E lui oggi dice ad Avvenire che insieme ai fratelli Lapo e Ginevra vive la vicenda «con un grande dolore» che ha «radici lontane». E che i tre hanno subito «violenze fisiche e psicologiche» da parte della madre.

La lite per Exxor e Dicembre

La lite giudiziaria tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli è composta di una causa civile in cui la madre contesta gli accordi di divisione dell’asse ereditario che hanno portato John a capo di Exxor, la cassaforte del gruppo. In totale le cause intentate sono quattro. Una si svolge a Ginevra, una a Thun, una a Torino e una a Milano. Dove si contesta la scomparsa di alcune opere d’arte. Nell’esposto torinese di Margherita Marella, nonna degli Elkann, incassava un vitalizio tramite una fiduciaria. Marella è morta nel 2019 indicando come eredi i tre nipoti. Margherita sostiene di essere stata esclusa ingiustamente dalla successione insieme agli altri figli (avuti con il secondo marito, Serge De Pahlen). Per questo ha impugnato i testamenti.

Cosa dice John Elkann

A Marco Ferrando di Avvenire John Elkann dice che «con mio fratello e mia sorella abbiamo piena fiducia nella magistratura italiana. È una situazione che dura da vent’anni, da quando nel 2004, nel pieno della crisi di cui parlavamo prima, tutta la mia famiglia per senso di responsabilità si è compattata intorno alla Fiat, portando avanti le volontà di mio nonno. L’unica a chiamarsi fuori è stata mia madre. E invece di essere contenta, per la Fiat, per la sua famiglia, per la realizzazione del volere di suo padre, ha reagito nel modo peggiore». John dice che Margherita si è opposta alla volontà del padre Gianni, che prima di morire aveva deciso che Fiat sarebbe passata sotto il controllo del nipote. Escludendo così altri possibili eredi dalla cassaforte di famiglia, la Dicembre.

Violenze fisiche e psicologiche

Elkann dice di vivere la vicenda «con grande dolore, che ha radici lontane. Insieme ai miei fratelli Lapo e Ginevra fin da piccoli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche da parte di nostra madre. Ed è questo che ha creato un rapporto protettivo da parte dei nostri nonni». Infine, chiude l’argomento parlando dei suoi figli: «È con questa generazione, in fondo, che il nostro Paese si gioca le sue ambizioni per il futuro. Siamo una famiglia molto unita dagli affetti e da una passione condivisa, per la Ferrari e per la Juventus. Guardando ai miei figli, ai nipoti e ai loro amici vedo giovani con tanta voglia di imparare e questo mi dà fiducia nel futuro».

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