Perché il 1997 non è stato più caldo del 2023
Oltre 16 di gradi di temperatura media nel 1997 contro i quasi 15 del 2023. Sono queste le cifre che hanno tratto in inganno numerosi utenti sui social, che condividono post per sostenere che questa differenza dimostrerebbe l’inesistenza del cambiamento climatico. In realtà il 1997 non è stato più caldo del 2023, ma cadere in errore è piuttosto semplice a causa di come sono calcolati i dati. Vediamo perché.
Per chi ha fretta:
- Numerosi post sui social sostengono che il 1997 sia stato un anno più caldo del 2023.
- Lo fanno confrontando temperature misurate e calcolate con sistemi diversi.
- A spiegarlo è l’ente statunitense che ha cambiato sistema di misurazioni.
- Quindi, il 1997 non è stato più caldo del 2023.
Analisi
Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica (qui e qui altri esempi). Nella descrizione si legge:
L’anno 1997 è stato ufficialmente dichiarato “l’anno più caldo del secolo”, con una temperatura media di 16,92 gradi C. Tuttavia, all’inizio di quest’anno, Copernicus – Climate Change Service, ha ufficialmente dichiarato che il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 14,98 gradi C. Links nel caso ci fosse il solito climaleso che vi chieda “la fonteh”!
Viene mostrato un articolo del New York Times pubblicato il 9 gennaio 1998 in cui si spiega – secondo le conoscenze climatologiche dell’epoca – il rapporto tra il caldo anno 1997, il fenomeno di El Niño, che come avvenuto nel 2023 si ripresenta ciclicamente ogni 5-7 anni (diventati 3-4 per via, sospettano gli esperti, del cambiamento climatico generato dall’uomo) e il cambiamento climatico antropogenico già indicato allora dagli scienziati come importante concausa dell’aumento delle temperature.
Il cambio di sistema di riferimento
Viene mostrato un grafico in cui viene indicata la temperatura media del 1997, attestata a 16,92 gradi centigradi. I post sui social evidenziano la differenza con la temperatura media del 2023, l’anno più caldo mai registrato nella storia, ferma a 14,98 gradi. La cifra riferita al 1997 si riscontra anche in un articolo della Cnn in cui il 1997 viene definito «l’anno più caldo del secolo». Lo stesso dato appare in un report della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Usa (NOAA). Proprio qui troviamo l’informazione necessaria a capire il motivo di questa differenza.
«Please note: the estimate for the baseline global temperature used in this study differed, and was warmer than, the baseline estimate (Jones et al., 1999) used currently. This report has been superseded by subsequent analyses. However, as with all climate monitoring reports, it is left online as it was written at the time».
Ovvero, in italiano:
Nota: la stima della temperatura globale di base utilizzata in questo studio differiva, ed era più calda, rispetto a quella (Jones et al., 1999) utilizzata attualmente. Questo rapporto è stato sostituito da analisi successive. Tuttavia, come tutti i rapporti sul monitoraggio del clima, viene lasciato online così come è stato scritto all’epoca.
Temperatura assoluta e anomalie termiche: cosa cambia
Oltre a ciò, va evidenziato che la NOAA utilizza un sistema diverso da quello di Copernicus per calcolare la temperatura media globale di un dato periodo di tempo. Il programma di monitoraggio europeo, infatti, trasmette la temperatura media assoluta registrata con le proprie rilevazioni satellitari, oltre alle anomalie. La NOAA, invece, calcola la variazione rispetto a una temperatura media fissa calcolata su un dato periodo di tempo. L’agenzia statunitense spiega il motivo del proprio metodo, con il quale – basandosi sulla nuova media globale di 13,9 gradi calcolata nell’arco del XX secolo – si ottiene una temperatura media per l’anno 2023 di 15,1 gradi, ovvero 1,18 gradi in più della media di riferimento. Scrive la NOAA:
Le stime assolute della temperatura superficiale media globale sono difficili da compilare per diversi motivi. Alcune regioni hanno poche stazioni di misurazione della temperatura (ad esempio, il deserto del Sahara) e l’interpolazione deve essere effettuata su regioni grandi e con scarsi dati. Nelle aree montuose, la maggior parte delle osservazioni proviene dalle valli abitate, quindi è necessario considerare anche l’effetto dell’elevazione sulla temperatura media di una regione. Ad esempio, un mese estivo in un’area può essere più fresco della media, sia in cima a una montagna che in una valle vicina, ma le temperature assolute saranno piuttosto diverse nelle due località. L’uso delle anomalie in questo caso mostrerà che le temperature per entrambe le località erano inferiori alla media. Utilizzando valori di riferimento calcolati su scale più piccole [più locali] nello stesso periodo di tempo si stabilisce una linea di base da cui vengono calcolate le anomalie. Ciò normalizza efficacemente i dati in modo che possano essere confrontati e combinati per rappresentare in modo più accurato i modelli di temperatura rispetto a ciò che è normale per diversi luoghi all’interno di una regione.
Il 2023 è stato 0,8 gradi più caldo del 1997
Ad ogni modo, per visualizzare la differenza di temperatura tra il 1997 e il 2023 si può usare il tool online di Copernicus Climate Pulse. Usando un diverso sistema di calcolo, la media fornita dal programma di monitoraggio europeo risulta 0,12 gradi minore di quella della NOAA, attestandosi a 14,98 gradi. Quella per il 1997 si attesta a 14,21 gradi. Quando si fanno queste comparazioni, la cosa fondamentale rimane confrontare le temperature dei vari anni basandosi su un medesimo sistema di riferimento. Così facendo si vede come il 2023 sia stato molto più caldo del (già bollente) 1997.
Di seguito si riportano anche i dieci anni più caldi mai registrati come calcolati dalla NOAA.
Conclusioni
Numerosi post sui social sostengono che il 1997 sia stato un anno più caldo del 2023. Lo fanno confrontando temperature misurate e calcolate con sistemi diversi. A spiegarlo è l’ente statunitense che ha cambiato sistema di misurazioni. Quindi, il 1997 non è stato più caldo del 2023.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
Leggi anche:
- Il mondo è sempre più caldo: anche ad aprile 2024 battuto ogni record di temperatura di aria e mari. «Colpa dell’aumento dei gas serra»
- Clima, il lato positivo degli eventi estremi: aiutano le energie rinnovabili, che crescono in tutto il continente – Il rapporto dell’UE
- El Niño sta finendo, torna il freddo: come sarà l’estate 2024?