Ucraina, anche la Germania dà l’ok a colpire la Russia. Stoltenberg: «Più ci prepariamo per una guerra lunga, prima finirà»

Il segretario generale al vertice di Praga assicura: «Il futuro di Kiev è nella Nato»

«Le nostre discussioni si sono concentrate sull’Ucraina, tutti vogliamo finire questa guerra ma il paradosso è che più ci prepariamo per il lungo periodo prima possiamo terminare il conflitto». Queste le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine della ministeriale a Praga. Una linea netta nel conflitto tra Mosca e Kiev, all’indomani dell’apertura degli Stati Uniti all’utilizzo di armi americane contro postazioni russe, oltre il confine e solo nel limitato territorio di Kharkiv. Mentre dal Cremlino si pensa a un’«esplosione nucleare dimostrativa» che funzioni da deterrente contro la Nato e Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, torna a minacciare l’Occidente. «La minaccia nucleare russa nei confronti dell’Ucraina non è un bluff o un’intimidazione», ha scritto stamane sul suo canale Telegram. Non è la prima volta che il segretario generale della Nato alza i toni sul conflitto. Fu lui, tra i primi, a proporre l’uso delle armi fornite a Kiev per minare le postazioni russe oltre il confine. Posizioni che hanno fatto irritare Vladimir Putin. «Deve capire con cosa sta giocando», ha detto di recente il presidente russo. «Lo ricordo – ha sottolineato il numero del Cremlino, citato dalla Tass – quando era primo ministro (norvegese, ndr) e ancora non soffriva di demenza».


L’Ucraina nella Nato?

Kiev potrebbe entrare nel patto atlantista. I tempi, ha precisato proprio Stoltenberg oggi, potrebbero esser più celeri. «Abbiamo discusso del percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla Nato. Siamo d’accordo che il futuro dell’Ucraina è nella Nato. Siamo determinati a fare progressi nel definire questo percorso. L’adesione sarà la garanzia di sicurezza definitiva dell’Ucraina. Garantirà una pace duratura e fornirà la stabilità necessaria per la ricostruzione», ha precisato.


Berlino apre come gli Usa: sì alle armi date a Kiev oltre il confine

Intanto è notizia di oggi 31 maggio che la Germania ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare armi tedesche contro obiettivi militari in Russia per difendersi dagli attacchi lanciati da Mosca, in particolare a Kharkiv. Lo ha annunciato il portavoce del cancelliere Olaf Scholz. «L’Ucraina ha il diritto, garantito dal diritto internazionale, di difendersi da questi attacchi, può anche utilizzare le armi previste per questo scopo, comprese quelle che abbiamo consegnato», ha detto il portavoce Steffen Hebestreit in un comunicato stampa. «Nelle ultime settimane, la Russia ha preparato, coordinato ed eseguito attacchi, in particolare nella regione di Kharkiv, da posizioni nell’area di confine russa immediatamente adiacente», si legge nella nota. «Insieme siamo convinti che l’Ucraina abbia il diritto, garantito dal diritto internazionale, di difendersi da questi attacchi», ha aggiunto. Finora la Germania, come altri Paesi alleati, aveva escluso l’uso delle armi fornite a Kiev sul territorio russo, per timore di un’escalation. Ma diversi paesi hanno ora cambiato posizione, tra cui la Francia e da giovedì anche gli Stati Uniti.

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