L’autista di scuolabus che ha visto i 3 ragazzi nel Natisone: «Erano impanicati, cercavano di salvarsi: l’acqua era ancora bassa»
«I ragazzi erano nel panico ma la situazione non era ancora compromessa: li separavano dalla salvezza soltanto un paio di metri d’acqua, con altezza ancora limitata». Così, a TeleFriuli, l’autista di scuolabus che ha lanciato l’allarme sui tre giovani dispersi dopo essere stati travolti ieri 31 maggio dalla piena del fiume Natisone a Premariacco, tra Udine e il confine sloveno. «Purtroppo erano indecisi sul da farsi: stavano cercando il punto più basso dove poter attraversare, ma erano impanicati e ho subito chiamato i carabinieri», ha dichiarato ancora l’uomo. Ha spiegato di aver notato i ragazzi mentre attraversava il ponte Romano. Un video che sta circolando nelle ultime ore riprende i tre mentre si abbracciano stretti, forse nel tentativo di contrastare le violenti correnti del fiume. I ragazzi sono stati inoltre visti in una zona molto vicina all’argine, da cui li separava soltanto una prima lingua d’acqua. Secondo quanto ricostruito, hanno infine desistito dall’intento di provare a guadare quel tratto, e si sono invece ritirati progressivamente verso il centro del greto, dov’è avvenuto l’innalzamento repentino del livello dell’acqua.
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