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Benevento, fece uccidere chi violentò la figlia: chiesto per il padre il rinvio a giudizio

01 Giugno 2024 - 18:37 Redazione
Secondo l'accusa l'uomo, 64 anni, pagò i killer. La giovane si suicidò dopo gli abusi

Lucio Iorillo, 64 anni, ex operaio della Comunità Montana del Taburno, avrebbe ingaggiato due killer per farsi giustizia da solo sull’uomo che nel 2007 aveva abusato della figlia 15enne, suicidatasi qualche mese dopo quella violenza. Con questa motivazione il pm della procura di Benevento Stefania Bianco, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo, originario di Frasso Telesino, nel beneventano, sotto processo per l’omicidio avvenuto nel 2018. Secondo il pm Iorillo è lui il mandante dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, pastore 45enne, anche lui originario dello stesso paese, ucciso il 19 luglio del 2018 a colpi di pistola davanti casa.

I fatti

Matarazzo era uscito di galera da circa un mese. Aveva pagato con nove anni di galera, sugli undici anni e sei mesi inflitti per gli abusi sulla minorenne. La giovane 15enne, dopo i fatti, si tolse la vita impiccandosi ad un albero in una campagna del paese. Tre settimane fa la Cassazione ha annullato, disponendo un ulteriore giudizio di secondo grado, la sentenza con la quale la Corte di Assise di Appello di Napoli aveva assolto per non aver commesso il fatto i killer, ovvero, Giuseppe Massaro, 59 anni di Sant’Agata dei Goti, e Generoso Nasta, 34 enne di San Felice a Cancello (Caserta) già condannati all’ergastolo dalla Corte di Assise di Benevento nel 2021 come esecutori materiali. Entrambi con precedenti penali a carico, secondo l’accusa, si sarebbero procurati l’auto e la pistola utilizzata per il delitto agendo poi a volto scoperto e giustiziando l’uomo con cinque copi di pistola calibro 357 Magnum. Secondo l’accusa Iorillo, padre della ragazzina, avrebbe commissionato l’omicidio dietro il pagamento di circa 20 mila euro, somma in parte versata ai presunti killer. Contattato dall’Ansa, Iorillo, che è difeso dall’avvocato Raimondo Salvione, dichiara «di essere del tutto estraneo alla vicenda». Aspetta di comparire il prossimo 27 novembre davanti al Gup del Tribunale di Benevento, che dovrà dunque decidere se far partire o meno il processo a suo carico.

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