Non solo Sinner. Elisabetta Cocciaretto, la tennista 23enne che studia nelle pause dei match: «Mi fa tornare alla normalità»

L’atleta ha conquistato il suo miglior risultato in uno Slam studia Giurisprudenza a Camerino (Macerata)

Non solo Sinner. Sono diversi i campioni italiani del tennis. Tra questi Elisabetta Cocciaretto, l’atleta 23enne marchigiana che ha raggiunto per la prima volta gli ottavi di finale del Roland Garros, conquistando il suo miglior risultato in uno Slam, dopo aver sconfitto la russa Liudmila Samsonova con un punteggio di 7-6, 6-2. Giovane atleta che non spicca solo sul campo da tennis, ma anche nella dedizione allo studio. In modo parallelo alla carriera sportiva, infatti, porta avanti gli studi in Giurisprudenza presso l’Università di Camerino, in provincia di Macerata, nelle Marche. A raccontarlo è lei stessa in un’intervista a la Repubblica, dove rivela che durante le pause dei match cerca di non perdere tempo e studiare. Studio che, tra l’altro, vive con una certa serenità, quasi una via di fuga rilassante che le permette di distogliere la mente dalla tensione delle gare.


«Approfitto dei momenti vuoti per studiare»

«Cerco sempre di fissare gli esami in settimane in cui sono certamente a casa. Martedì 11 giugno ho un esame di Diritto Agrario e così mi sono messa a studiare in area relax. Cerco di essere brava ad approfittare di questi momenti di buco per lo studio. Peraltro mi rilassa e non mi fa pensare», racconta a Paolo Rossi. Cocciaretto è stata catturata in una foto con un libro in mano durante la pausa di una partita, scatenando la curiosità. «Studiare mi distoglie dal pensiero del prossimo turno, contro Gauff, e mi fa tornare alla normalità perché, come dico sempre, noi tennisti viviamo su un mondo parallelo che poi non è la realtà. Quindi studiare, avere interessi è una cosa bella», conclude l’atleta.


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