Femminicidio Giada Zanola, arrivano i primi risultati dell’autopsia. Era ancora viva quando cadde dal cavalcavia di Vigonza

Sul corpo non ci sono segni di strangolamento o ferite di arma da taglio

Giada Zanola era con ogni probabilità ancora viva quando il suo ex compagno Andrea Favero l’ha gettata dal cavalcavia dell’autostrada A4, a Vigonza (Padova). Questi i primi rilievi dall’autopsia svolta dal professor Claudio Terranova, su richiesta del sostituto procuratore di Padova Giorgio Falcone. Nelle anticipazioni dell’esame non sarebbero stati evidenziati segni di strangolamento, o ferite di arma da taglio sul corpo della 34enne. Favero, però potrebbe anche averla tramortita per riuscire a sollevarne il corpo oltre la ringhiera del manufatto, che in quel punto misura circa due metri. Attualmente il compagno della vittima si trova in carcere ed è indagato per omicidio. Nell’interrogatorio di garanzia ha preferito non rispondere. E ora ha anche cambiato legale.


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