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Perché questa interrogazione parlamentare non dimostra che l’Unione europea riconosca le fantomatiche scie chimiche

01 Giugno 2024 - 00:38 David Puente
Si tratta dell'ennesima strumentalizzazione delle interrogazioni parlamentari per sostenere qualunque teoria del complotto

Circolano gli screenshot di un’interrogazione del Parlamento europeo con i quali si vuole insinuare che l’Unione europea riconosca l’esistenza delle fantomatiche scie chimiche. Di fatto, un’interrogazione parlamentare è un intervento personale di uno o più europarlamentari che pongono dei quesiti all’interno dell’istituzione, ma ciò non dimostra che ci sia un riconoscimento da parte delle istituzioni europee a questa nota teoria del complotto.

Per chi ha fretta

  • Gli utenti insinuano che un’interrogazione parlamentare sia fonte di verità e conferma di una teoria da parte delle istituzioni, in questo caso europee.
  • Solo l’interrogazione parlamentare riporta le teorie delle fantomatiche scie chimiche, mentre la risposta smentisce tutto.
  • L’utilizzo improprio delle interrogazioni parlamentari avviene anche in Italia.

Analisi

Ecco il contenuto del testo che circola insieme agli screen dell’interrogazione parlamentare:

Questa è l’interrogazione parlamentare UE che dimostra che: 1 l’Unione Europea era a conoscenza almeno dal 2015 della geoingeneria militare effettuata tramite irrorazioni nell’atmosfera; l’Ue sa che dette irrorazioni sono dannose; 3 le chiama “SCIE CHIMICHE” e questo mette a tacere tutti i fact checkers; 4 la Commissione UE ha messo a tacere tutto con una spietata censura.

L’interrogazione

L’interrogazione parlamentare esiste ed è stata depositata nel 2015 (E-007937/2015). Presentata dall’europarlamentare Ramon Tremosa i Balcells (del gruppo ALDE), riporta quanto segue:

Four employees of Spain’s Meteorological Agency have confessed that Spain is being sprayed nationwide by aircraft that are spreading lead dioxide, silver iodide and diatomite through the atmosphere. The objective is to keep rain away and allow temperatures to rise, which creates a summer climate for tourism while benefiting corporations in the agricultural sector. In turn this is causing very severe instances of the extreme weather phenomenon known in Spanish as ‘gota fría’.

The autonomous communities of Murcia and Valencia and the province of Almeria are the most affected, to the extent that not a drop of rain falls in over seven months, catastrophic ‘gota fría’ storms are generated, and respiratory diseases are caused among the population due to the inhalation of the lead dioxide and other toxic compounds. These aircraft are taking off from San Javier military airport in Murcia.

Can the Commission confirm that it has received a report from Spanish meteorologists asking it to adopt a position on this matter?

What is the Commission’s view of this situation?

Does the Commission think that there are commercial reasons for these actions by governments, in particular, relating to the interests of food sector corporations, energy companies and the pharmaceutical and medical industries?

La risposta all’interrogazione

Ottenne risposta da parte della Commissione il 16 luglio 2015:

The Commission did not receive a report from Spanish meteorologists asking it to adopt a position on the matter.

The Commission has investigated the matter with the Spanish authorities and found no evidence of the allegations of a military geoengineering scheme for changing climate in Spain.

The Commission would further refer the Honourable Member to its reply to Written Question E‐000922/2014[1] in which the Commission emphasised that it does not consider geoengineering as appropriate for the remedy of environmental problems since environmental damage should as a priority be rectified at the source.

In pratica, nella risposta si sostiene che le indagini non hanno portato prove di un progetto di geoingegneria militare per il cambiamento climatico in Spagna.

Di fatto, la risposta smentisce la narrazione del post social che sostiene la conoscenza dell’UE della «geoingeneria militare effettuata tramite irrorazioni nell’atmosfera» e non riconosce che le fantomatiche scie chimiche siano dannose. Solo nell’interrogazione parlamentare si parla di queste ultime, mentre la risposta no. Non c’è stata, infine, alcuna censura in quanto tutto risulta pubblico.

Un precedente italiano

Non è la prima volta che avviene qualcosa del genere. Anche il Parlamento italiano riporta alcune interrogazioni parlamentari dove un deputato o un senatore pongono dei quesiti al Governo sulle fantomatiche scie chimiche. Era successo nel 2014 con l’allora senatore Scilipoti, ma neanche in quel caso il Governo confermò l’esistenza di questa nota teoria del complotto.

Conclusioni

Le interrogazioni parlamentari, che siano esse italiane o proposte all’interno del Parlamento europeo dagli europarlamentari, non dimostrano l’esistenza di una teoria come quella delle fantomatiche scie chimiche. Sono presentazioni di quesiti che vengono posti dai parlamentari che richiedono delle risposte. La risposta all’interrogazione parlamentare smentisce le narrazioni riportate nei post social.

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