Ivrea, 14enne disabile violentata dal padre e costretta a prostituirsi per la droga

La segnalazione agli assistenti sociali è partita da un sospetto delle insegnanti dell’adolescente

Una ragazzina di 14 anni con problemi cognitivi, che vive in un piccolo comune vicino a Ivrea (Torino), sarebbe stata violentata dal padre per mesi e costretta a prostituirsi con amici e conoscenti di famiglia affinché il padre potesse raccogliere i soldi per la droga. È la tragica storia ricostruita al termine di un’indagine avviata dalla procura dei minori di Torino e poi portata avanti da quella ordinaria di Ivrea. Tutto è iniziato quando lo scorso settembre è arrivata una prima segnalazione agli assistenti sociali da parte delle insegnanti dell’adolescente, le quali si erano rese conto che la giovane presentava una serie di problematiche. La segnalazione è così approdata sul tavolo delle forze dell’ordine e la 14enne è stata fatta ascoltare in audizione protetta. In un primo momento ha rivelato di essere stata abusata dal fratello maggiore, ma le indagini hanno poi definito «infondate» queste accuse. La 14enne, riporta la Repubblica, è stata quindi presa in carico da una psicologa e, successivamente, ascoltata una seconda volta, dove è riuscita a confidare che il fratello non le aveva fatto niente e che il responsabile delle violenze era, in realtà, il padre. Da qui è partito un fascicolo d’inchiesta per violenza sessuale nei confronti dell’uomo.


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