Tensione al corteo contro il governo a Roma, scontri tra collettivi e polizia – Il video

Lacrimogeni dagli agenti all’altezza di Castro Pretorio. Ecco cosa è successo

Momenti di alta tensione al corteo contro il governo Meloni a Roma dove collettivi e polizia si sono affrontati con lancio di bombe carta e respingimenti con i lacrimogeni. A Castro Pretorio alcuni manifestanti hanno deviato il percorso per dirigersi verso Termini e il centro della città. La folla è stata respinta e allontanata dalla celere. Gli attivisti hanno lanciato petardi, bombe carta e acceso fumogeni. Alcuni di loro hanno sfilato con il volto coperto dalla maschera di V per Vendetta e bruciato un aeroplanino di cartone davanti a uno degli ingressi del Palazzo dell’Aeronautica prima di proseguire verso Castro Pretorio. All’altezza di Porta Pia, gli studenti dei collettivi hanno ripreso le loro azioni di disturbo fermandosi davanti alla vicina sede delle Ferrovie dello Stato, controllati dalla polizia in assetto antisommossa. «Palestina libera, intifada fino alla vittoria» e «No schiavismo, no razzismo» sono alcuni degli slogan urlati contro il governo e in sostegno della popolazione a Gaza, che è partito da piazza Vittorio Emanuele II e arriverà a fermarsi proprio fino a Porta Pia. Circa 200 manifestanti protagonisti delle tensioni con le forze dell’ordine a Roma erano partiti dall’università La Sapienza. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, il gruppo aveva tentato di unirsi al corteo ma gli stessi manifestanti lo avrebbero impedito. A quel punto, all’altezza di via Vicenza, dietro scudi di plexiglass coperti da bandiere, hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine ma sono stati respinti. Poi si sarebbero accodati alla coda del corteo tornando sul percorso concordato.


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