Festa della Repubblica, la cerimonia all’Altare della Patria e le Frecce Tricolori. Mattarella: «Padri della patria sognavano Italia aperta all’Ue» – I video

Si aprono le celebrazioni con la cerimonia in piazza Venezia a Roma. Assieme al Capo di Stato, la premier Meloni, i presidenti di Camera e Senato e il ministro Crosetto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto le celebrazioni per il 78mo anniversario della nascita della Repubblica italiana, con l’alzabandiera solenne all’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto. Mattarella ha deposto una corona d’alloro, accompagnato dalla premier Giorgia Meloni, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Hanno sorvolato piazza Venezia le Frecce Tricolori che, tradizionalmente, anticipano la parata militare ai Fori imperiali.


Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev | Il presidente della Repubblica depone una corona d’alloro all’Altare della Patria

Il messaggio di Mattarella al Capo di Stato Maggiore della Difesa

Nel messaggio del presidente della Repubblica al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Mattarella ha scritto: «Celebrare i settantotto anni della nascita della Repubblica Italiana richiama i valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione. Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune». A una settimana dal voto per le Europee, Mattarella aggiunge: «I Padri della Patria erano consapevoli dei rischi e dei limiti della chiusura negli ambiti nazionali e sognavano una Italia aperta all’Europa, vicina ai popoli che ovunque nel mondo stessero combattendo per le proprie libertà. Il nostro contributo – e in esso delle Forze Armate – alla causa della pace e della stabilità internazionali è più che mai prezioso nell’odierna situazione caratterizzata da devastazioni e aggressioni alle popolazioni civili in Europa e in Medio Oriente».

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