In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
POLITICACentrodestraCorruzioneDimissioniDomiciliariGenovaGiovanni TotiInchiesteLiguria

La lettera di Toti per difendersi dalla sfiducia in Consiglio regionale: «È sereno e motivato e vuole tornare»

02 Giugno 2024 - 13:47 Ugo Milano
Giovanni Toti
Giovanni Toti
Il governatore della Liguria è ai domiciliari dallo scorso 7 maggio, con l'accusa di corruzione e falso. Al suo assessore regionale ha consegnato una lettera con cui vuole intervenire nella seduta del Consiglio regionale in cui si discuterà della sua sfiducia

Non ci sarà la voce di Giovanni Toti a difenderlo dalla mozione di sfiducia che sarà discussa martedì prossimo al Consiglio regionale ligure. Ma ci saranno comunque le parole del governatore ligure, che ha consegnato una lettera all’assessore regionale Giacomo Giampedrone, incontrato ieri dopo l’autorizzazione della procura di Genova. Dagli arresti domiciliari, Toti ha previsto un lungo intervento politico in cui rivendica «l’interesse pubblico in ogni nostra scelta». E la certezza «che la maggior parte dei liguri comprendano e apprezzino il cammino fatto e i risultati raggiunti dal nostro governo». Il testo sarà letto in aula dal capogruppo della lista Toti, Alessandro Bozzano.

L’incontro tra Giampedrone e Toti è durato circa quattro ore. Ieri 1 giugno, in una nota diffusa dall’avvocato Savi che assiste Toti, il governatore ligure ha fatto capire che non ha alcuna intenzione di dimettersi, nonostante l’inchiesta in corso. E ha quindi indicato ai suoi di «respingere senza indugi e con assoluta fermezza la mozione di martedì prossimo». Giampedrone ha raccontato che Toti «passa le sue giornate a studiare e scrivere. Legge tutto, custodisce in una cartellina trasparente gli articoli che possono essere utili per la sua difesa».

Sulle intenzioni di Toti per il futuro, l’assessore regionale conferma: «È molto sereno e motivato, ha studiato a lungo le carte e vorrebbe riprendere al più presto il suo lavoro al sevizio dei liguri. Al momento infatti non ha intenzione di dimettersi e attende di tornare nel suo ruolo per fare tutti i confronti con la maggioranza e lì decidere il cammino da continuare insieme oppure fare altri tipi di valutazioni, che comunque spettano direttamente a lui. È molto riconoscente agli alleati che lo sostengono, al presidente ad interim Piana, alla giunta e alla maggioranza per il grande lavoro che stanno portando avanti con grande compattezza – ha concluso -. Ed è rimasto anche colpito dai tantissimi messaggi di solidarietà e appoggio che sono arrivati in queste settimane ai suoi familiari».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti