Una nuova società aperta a Tirana, la cena faccia a faccia con Edi Rama. L’italiano più famoso a fare business in Albania è Massimo D’Alema

Pizzicato anche dai segugi di Report, l’ex premier fa consulenza per le imprese italiane interessate a quel paese

La notizia alla fine non è sfuggita nemmeno ai segugi di Sigfrido Ranucci che li ha scatenati per scovare per conto di Report gli affari degli italiani in Albania. Da poco più di un anno è sbarcato a Tirana l’ex presidente del Consiglio ed esponente di Pci-Pds-Pd e in tempi più recenti pure di Articolo Uno- Mdp, Massimo D’Alema, che ai suoi impegni politici da tempo alterna una nuova vita imprenditoriale. Il 7 gennaio del 2023 D’Alema ha infatti costituito a Tirana la società A&I Albania sh.pk, che ha fatto inserire nel registro ufficiale albanese il 12 gennaio successivo. È una società a responsabilità limitata (che in Albania ha appunto la sigla sh.pk) il cui capitale è interamente posseduto da D’Alema.


Una società per l’assistenza a tutto campo ai businessman italiani

Secondo l’atto costitutivo della A&I Albania la nuova avventura imprenditoriale di D’Alema a Tirana ha per oggetto «l’assistenza alle imprese e la consulenza a favore di persone fisiche e giuridiche in relazione alla ricerca e realizzazione di opportunità di business, soprattutto in ambito internazionale; la prestazione di consulenza istituzionale per aziende che vogliono nazionalizzare la produzione e/o il proprio business: consulenza a favore di imprenditori e aziende che mirano a sviluppare relazioni internazionali che garantiscano la migliore tutela organizzativa e normativa per le attività (commercio, investimenti, ecc.) ) che si svolgono in luoghi diversi dal Paese; l’organizzazione e lo sviluppo di tutte quelle iniziative (tavole rotonde, eventi, convegni, pubblicazioni, ecc.) che possono contribuire – anche indirettamente – al raggiungimento degli obiettivi sopra indicati». Il capitale sociale è di 58.730 Lek pari a 500 euro. L’amministrazione della società è stata affidata a una commercialista albanese, Majlinda Haloçi.


L’atto costitutivo della società A&I Albania con Massimo D’Alema

Le voci -smentite dalla sua manager- di un interesse su un nuovo villaggio turistico a Valona

A Tirana circolano da tempo molte indiscrezioni sull’attività dell’ex premier italiano in quel paese. Alcune di queste riguardano il tentativo di mettere insieme una cordata di imprenditori italiani per partecipare a un bando firmato dal presidente albanese Edi Rama sulla costruzione di un grande villaggio turistico nell’area di Valona a pochi km dal nuovo aeroporto che dovrebbe aprire proprio durante il 2024. La Haloçi, contattata da Open, sostiene di essere ignara di questa ipotesi. La commercialista di Tirana ha premesso: «Nel mio operato da sempre mi sono sentita molto vicina alle imprese italiane. Questo tramite contatti personali e grazie alla conoscenza della lingua e cultura italiana, della struttura del tessuto economico simile a quella albanese, fatto da piccole e medie imprese, molte anche familiari. Ma non solo. Da più di 20 anni il mio studio assiste Unioncamere Puglia -Tirana Branch in Albania, per la parte contabile. È stato un rapporto consolidato e sempre in crescita». La Haloçi ha continuato: «È molto bello vedere negli anni le aziende italiane assistite e consolidate che portano avanti i loro progetti d’investimento e in particolare il rapporto di fiducia verso le istituzioni e verso la mia società e la mia persona». Ma poi ha smentito le indiscrezioni: «Tra queste aziende fa parte anche la società A&I Albania nella quale confermo di non aver nessun incarico per la questione in merito». Analoga smentita è arrivata ad Open dallo studio dell’architetto italiano, Mario Cucinella, che ha realizzato grandi opere a Tirana e dintorni: «Il nostro studio non sta seguendo il progetto che lei cita».

La commercialista albanese Majlinda Haloçi

L’incidente stampa del presidente albanese che preferiva D’Alema alla Meloni

Il nome di D’Alema era stato fatto con rimpianto dal presidente albanese Edi Rama in un colloquio avuto con alcuni giornalisti italiani qualche settimana fa, poi trasformato in intervista polemica verso Giorgia Meloni che lui si è affrettato subito a smentire. Nel post su X scritto successivamente Rama però ha confermato la sua stima per D’Alema: «Abbiamo colloquiato di tante cose in una bella atmosfera di amicizia, e certo anche del accordo e della storia dell’immigrazione clandestina dal Albania verso l’Italia, al quale il governo D’Alema riuscì a porre fine con grande buon senso e lungimiranza strategica. Ma mai ho immaginato che sarei finito ancora una volta nella palude della battaglia politica italiana virgolettato con parole che non ho mai detto, tipo “sarà un flop” o “ci vorrebbe D’Alema”».

Quella cena faccia a faccia fra Rama e D’Alema in un ristorante romano e il selfie traditore

Restano quindi riservati al momento i piani imprenditoriali di D’Alema in Albania, ma è certo che non ne sia all’oscuro il presidente albanese Rama. Anche se non risultano incontri ufficiali fra i due, non avendo D’Alema più cariche istituzionali per giustificarle, un incontro faccia a faccia sicuramente c’è stato a Roma il 16 dicembre del 2023 in un ristorante della capitale. Quel giorno il presidente albanese era in visita ufficiale in Italia ed ha partecipato a un incontro a tre a palazzo Chigi con Giorgia Meloni e il premier britannico Rishi Sunak. Il pomeriggio Rama è stato alla manifestazione «Bentornato orgoglio italiano» organizzata da Fratelli di Italia (una sorta di Atreju invernale). E la sera si è attovagliato in gran segreto con D’Alema al ristorante Rinaldi al Quirinale. Riserbo che è stato spezzato dalla voglia del ristoratore di farsi un selfie con i due importanti commensali. Una foto pubblicata subito sull’account Instagram del ristorante.

Il selfie traditore del 16 dicembre 2023 con il ristoratore Vincenzo Rinaldi assieme a Edi Rama e Massimo D’Alema

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