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La svolta sul giallo di Greta Spreafico, scomparsa nel nulla due anni fa: c’è un indagato per omicidio

02 Giugno 2024 - 15:15 Ugo Milano
L'ultima indagine, a carico del giardiniere 58enne Andrea Tosi, è stata archiviata a ottobre del 2023. Ora i pm hanno deciso di riaprire il caso

La Procura di Rovigo ha aperto un nuovo fascicolo di inchiesta sul caso di Greta Spreafico, la 53enne di Erba (Como) scomparsa nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2022 mentre si trovava a Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Le ipotesi di reato su cui indagano i pm sono omicidio e occultamento di cadavere. Per entrambi c’è un indagato, anche se la procura mantiene il massimo riserbo sulla sua identità. «Siamo contenti, per quanto sia possibile esserlo in questi casi. Lo abbiamo sostenuto da sempre: mia sorella non poteva essersi allontanata per così tanto tempo volontariamente, non stava da sola neanche un’ora, figuriamoci per due anni». Ha detto al Corriere Veneto Simone Spreafico, fratello di Greta.

I sospetti sul giardiniere

Greta Spreafico, nota anche per essere una cantante rock, era andata a Porto Tolle per trattare la vendita di una casa di famiglia, ma non si è mai presentata all’appuntamento fissato con l’acquirente. Il primo indiziato per la sua scomparsa era il giardiniere 58enne Andrea Tosi, l’ultimo a vedere dal vivo la donna prima della sua scomparsa. A ottobre 2023, però, il fascicolo di indagine a suo carico è stato archiviato dalla procura di Rovigo. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe conosciuto Spreafico su Facebook e avrebbe trascorso alcuni giorni con lei poco prima della sua scomparsa. L’indagine su Andrea Tosi si è conclusa con un nulla di fatto. «Non era la persona giusta su cui puntare lo sguardo. Secondo noi ha visto qualcosa, potrebbe essere stato testimone involontario ma non è la persona che potrebbe aver fatto del male a Greta. Secondo noi va indagato altro. Speriamo che questa volta abbiano rivolto lo sguardo dalla parte giusta», dice Simone Spreafico al Corriere.

Le nuove indagini

A chiedere la riapertura delle indagini è stata Nunzia Barzan, avvocata della famiglia Spreafico, che ha invitato gli inquirenti a valutare nuove testimonianze e nuovi dettagli poco considerati fino ad ora. Nel 2021, scrive sempre il Corriere, Greta Spreafico aveva abbandonato la sua villa di Erba a causa dei rapporti difficili con i familiari, al punto da ricevere anche una lettera di diffida da parte della madre dopo alcuni presunti episodi di violenza fisica. Ad aprile del 2022, poco prima della sua scomparsa, la 53enne si era trasferita a Porto Tollo per vendere a un cugino la casa del nonno. La vendita era pianificata per il 6 giugno, ma Greta Spreafico non si è mai presentata a quell’appuntamento.

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