La Corea del Sud risponde al lancio di spazzatura ed escrementi: «Stop all’accordo di pace con Pyongyang»
Seul adotta la linea dura dopo il lancio da parte della Corea del Nord di migliaia di palloncini pieni di spazzatura e letame. Il Consiglio di sicurezza nazionale sudcoreano ha deciso di sospendere l’accordo militare di riduzione delle tensioni con Pyongyang, firmato nel 2018. I partecipanti alla riunione, PRE l’ufficio presidenziale di Seul, «hanno deciso di presentare una proposta per sospendere l’intera efficacia dell’accordo militare del 19 settembre fino a quando non sarà ripristinata la fiducia reciproca tra le due Coree». L’annuncio del governo sudcoreano arriva dopo giorni di tensione tra i due Paesi. Stando alle stime di Pyongyang, tra il 28 maggio e il 2 giugno la Corea del Nord ha lanciato oltre confine 3.500 palloncini (meno di mille, secondo Seul) che trasportavano sacchi pieni di spazzatura ed escrementi (anche umani).
La minaccia di Pyongyang
Il regime di Kim Jong-un ha presentato questa misura come una risposta «ai volantini anticomunisti volati verso il Nord dagli attivisti sudcoreani». Domenica 2 giugno la Corea del Nord si è detta disposta a interrompere l’invio di nuovi palloncini ma solo se Seul si impegnerà a impedire ai propri attivisti di lanciare volantini di contro-propaganda oltre confine. Se questo impegno non sarà rispettato, ha minacciato il viceministro alla Difesa nordcoreano Kim Kang-il, Pyongyang reagirà inviando palloncini con «immondizia pari a 100 volte» la quantità dei volantini che arrivano da Sud.
La risposta di Seul
Il Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del Sud, presieduto dal vice consigliere Kim Tae-hyo, ha concluso che le recenti provocazioni di Pyongyang hanno causato danni e minacce reali ai cittadini sudcoreani e hanno avuto un impatto negativo sulla preparazione dell’esercito. «Questa misura consentirà l’addestramento militare vicino alla linea di demarcazione intercoreana, che è stata limitata dall’accordo, e consentirà risposte più adeguate e immediate alle provocazioni nordcoreane. Il governo adotterà tutte le misure necessarie per proteggere la vita e la sicurezza dei nostri cittadini», ha rimarcato l’ufficio presidenziale di Seul. Tra le opzioni di ritorsione studiate dalla Corea del Sud c’è la ripresa delle trasmissioni con gli altoparlanti che già in passato trasmettevano sul confine critiche alle violazioni dei diritti umani da parte del Paese di Kim Jong-un.
In copertina: Un sacco di spazzatura lanciato dalla Corea del Nord e atterrato a Seul, 2 giugno 2024 (EPA)
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