Ecobonus 2024, i fondi per le auto elettriche esauriti in poche ore. Federauto avverte: «Misura tardiva e temporanea»

Nel primo giorno a disposizione, gli oltre 200 milioni di euro sono finiti in meno di 9 ore

Il mercato dell’auto in Italia è in calo: lo dimostra un confronto tra i dati di quest’anno e quelli dello stesso mese nel 2023, che ha fatto emergere una flessione del 6,6% nelle immatricolazioni. A incidere sul mercato, ricorda il Sole24Ore, è stato anche l’“effetto attesa” rispetto ai nuovi incentivi, diventati operativi oggi, 3 giugno. E già finiti: in meno di nove ore dall’apertura della piattaforma Ecobonus del Mimit, sono esauriti gli oltre 200 milioni di euro pensati come risorse a disposizione per le prenotazioni degli incentivi sulle auto elettriche.


«Si delinea un successo»

«Si delinea un successo per la campagna di incentivi del governo a favore delle auto elettriche che, contrariamente a quanto era avvenuto in passato, vedono per la prima volta un grande interesse del pubblico», ha commentato parlando con l’Ansa il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano. Mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha commentato: «Con questo piano incentivi sosteniamo le famiglie nell’acquisto di un’auto ecologica rinnovando il parco auto e nel contempo stimolando la produzione nazionale. È un Piano Italia, per la famiglie e per il lavoro italiano».


Le preoccupazioni di Federauto

Massimo Artusi, presidente di Federauto, la federazione dei concessionari auto, ha invece commentato l’ulteriore flessione del mercato delle auto a maggio: «Era previsto a causa della prolungata attesa, oltre sei mesi, dell’ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni». «Ma – puntualizza – non per questo può essere considerato un dato soddisfacente, dal momento che resta elevato il differenziale sia dallo stesso mese dello scorso anno sia dallo stesso periodo del 2019 e che il segmento delle elettriche e delle plug-in ha subito una netta contrazione che allontana gli obiettivi del percorso verso la transizione green».

«Misure temporanee»

«Da oggi – aggiunge Artusi – con l’apertura della piattaforma per la prenotazione degli incentivi ecobonus ci sarà sicuramente un recupero delle vendite, che ci auguriamo possa corrispondere agli obiettivi che si pone il governo. Ma non possiamo non ribadire che con misure temporanee come quella oggi al via, limitata all’anno in corso, e senza una visione d’insieme e di prospettiva, difficilmente tali obiettivi potranno essere raggiunti e consolidati nel tempo, come richiederebbe una strategia della transizione che voglia essere davvero efficace.

E ancora: «Accanto a queste misure è necessaria, infatti, una riforma complessiva della fiscalità sull’auto, in particolare in materia di Iva e di tassazione dei benefit. Senza la quale le misure incentivanti diventano interventi episodici o a pioggia e comunque destinati prima o poi a interrompersi. Non si possono semplicemente sottrarre risorse dal Fondo Automotive come accaduto con il recente Dl Coesione, senza inserire la misura in un contesto complessivo di azioni programmate nel tempo».

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