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Spiagge libere, Briatore contro la «coppia zeru tituli» Bonelli-Fratoianni: «Al Twiga do lavoro a 150 famiglie ma mi vogliono veder fallire» – Il video

03 Giugno 2024 - 17:56 Redazione
L'imprenditore risponde alla proposta di legge presentata da Avs perché il Parlamento dichiari le spiagge beni comuni

«Se il Twiga fallisse sarebbero i più felici della Terra, perché sono invidiosi e gelosi, e la loro soddisfazione sarebbe solo quella, vedere l’azienda e e Briatore fallire». A rispondere sui social all’iniziativa di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per rendere le spiagge beni comuni è lo stesso Flavio Briatore, che in un video difende le ragioni di chi ha in concessione dall Stato un tratto balneare. Come proprietario del Twiga «ho 150 famiglie al libro paga», e il «Twiga paga quasi 3 milioni di tasse durante la stagione: questo a loro non gli interessa», spiega l’imprenditore. Lo scorso 29 maggio i leader di Alleanza Verdi-Sinistra hanno tenuto una conferenza stampa proprio a Forte dei Marmi per denunciare che «è stato espropriato il diritto dei cittadini di poter andare al mare oggi» «andare al mare è diventato un privilegio, mentre ci sono concessioni pagate pochissimo con fatturati enormi», spiegava Fratoianni. E hanno quindi hanno annunciato la loro proposta di legge per rendere le spiagge “libere”. «Qui alle nostre spalle c’è il Twiga, uno stabilimento balneare che paga 21mila euro l’anno ma fattura 8 milioni di euro. In totale, tutte le concessioni demaniali dello Stato italiano pagano allo Stato 100 milioni di euro, ma fatturano 10 miliardi di euro», ha detto Bonelli, «quello che vuole fare Meloni è inaccettabile: ha aumentato la lunghezza delle coste italiane di 3mila chilometri. Un trucchetto incredibile per evitare di mandare a gara tutte le concessioni demaniali marittime. Al contempo, vuole mandare a gara e privatizzare le ultime spiagge libere del nostro Paese». Briatore però risponde che con lo stabilimento dà lavoro a 150 persone e versa nelle casse dello Stato milioni di euro ogni stagione. E poi attacca i suoi critici: «Si è formata una nuova coppia, Fratoianni e Bonelli, questa coppietta di zeru tituli», citando una celebre intervista di José Mourinho. Non corre certo buon sangue tra l’imprenditore e i due deputati. A gennaio Briatore aveva invitato a lavorare al suo Twiga Bonelli, dato che «non lo ha mai fatto in vita sua», e il leader di Europa Verde aveva accettato purché l’altro trasferisse la cittadinanza da Monte Carlo all’Italia.

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