Si ritira il candidato M5s in Piemonte Marco Allegretti. L’indagine sulla maxi truffa partita dalla rivendita delle tesi del Politecnico

L’ingegnere che era stato candidato dal M5s alle Regionali: «Rigore etico e serietà professionale mi spingono a un passo indietro per non mettere in alcun modo in imbarazzo il M5s»

Ha deciso di ritirarsi dalla corsa alle Regionali in Piemonte Marco Allegretti, candidato del Movimento 5 stelle e indagato per truffa, «per non mettere in alcun modo in imbarazzo il M5s». Lo scrive Repubblica, specificando che ci sono due fascicoli aperti a suo carico: uno alla procura di Asti, l’altro alla procura di Torino. L’ingegnere spiega in una nota di «non essere a conoscenza di una indagine» a suo carico, chiarendo anche la sua posizione sulla vicenda. Le indagini riguarderebbero in particolare le sue attività di ricerca e i crediti fiscali per un maxi-raggiro emerso da una verifica dell’Agenzia delle entrate. I filoni dell’inchiesta, precisa Repubblica, sono due. Uno riguarda il tentativo di occultare 23 fabbricati ad Asti e sei a Torino per evitare una procedura di riscossione da oltre due milioni di euro di contestazione. L’altro filone riguarda invece i crediti d’imposta. Attingendo dalle tesi di laurea degli studenti del Politecnico di Torino e dai progetti universitari venduti “a pacchetti” alle imprese, Allegretti avrebbe ottenuto una parte delle detrazioni al 50 per cento.


Oltre a essere candidato con il Movimento 5 stelle, Allegretti è ricercatore universitario e presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Asti. A febbraio 2023, era stato rimosso dall’incarico di consigliere di Finpiemonte per una presunta violazione del codice etico. Una decisione che Allegretti aveva bollato come «squisitamente politica», precisando di non aver «mai omesso alcunché». La vicenda si era chiusa con l’archiviazione del fascicolo aperto dal pm Giovanni Caspani. A maggio 2024, scrive ancora Repubblica, la guardia di finanza ha perquisito Allegretti, suo padre, la storica commercialista, un professore del Politecnico di Torino e un ricercatore. «Nel corso delle indagini – si legge in un atto dei pm – è emerso come gli indagati abbiano ordito un complesso schema societario e contrattuale finalizzato a sottrarre al fisco il patrimonio di Alma Ingegneria Srl».


Il passo indietro

«Ho appreso di un’inchiesta che mi coinvolgerebbe, ma sono certo della trasparenza del mio operato – scrive Allegretti in una nota – Sono altresì convinto che anche questa inchiesta si concluderà favorevolmente per me e che, anche in questo caso, l’unico strascico giudiziario saranno le querele che sono stato già costretto a presentare per difendere il mio onore. Il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano, mi spingono tuttavia a fare immediatamente un passo indietro: l’esigenza di chiarire al più presto queste presunte contestazioni mi induce a ritirarmi dalla competizione elettorale. Non voglio mettere in nessun modo in imbarazzo il M5S e voglio evitare che possano essere usate queste illazioni per strumentalizzarne l’azione politica».

La nota di Allegretti

In merito ai lanci di stampa relativi ad indagini in capo al sottoscritto, segnalo innanzitutto di non essere a conoscenza di una indagine a mio carico per truffa. Inoltre né io, né mio padre, né tantomeno altri citati senza far riferimento ai nomi, siamo mai stati coinvolti in fantasticanti vendite di tesi di laurea. Questo, al di là della sua vergognosa falsità, mi offende più di ogni altra cosa.
In merito agli altri fatti elencati nei lanci di stampa, in buona parte li ignoro; ho solo notizia di una recentissima contestazione, che mi pare del tutto infondata, in merito ad un riordino societario effettuato molti mesi fa in totale trasparenza, sempre con atti pubblici ed oltretutto non ho ruoli di amministrazione: ciò sono certo che emergerà. Ipotizzo che queste vicende siano nate nello stesso ambito già censurato da sentenze passate in giudicato in particolare nel Tribunale di Asti.
È quindi la seconda volta che finisco sui giornali, la prima per le note vicende legate a Finpiemonte che si sono concluse con l’archiviazione prima ancora che venissi a conoscenza di indagini in corso (che ho appreso solo dai giornali). Al riguardo, posso solo dire che esiste un procedimento penale attivato su mia denuncia.
Sono quindi disposto a rilasciare specifica intervista nel merito, ma al di fuori del contesto politico, perché ritengo mio dovere, che dovrebbe essere di tutti, non mescolare attività politica ed attività professionale. Altro su questo al momento non aggiungo perché rispetto la magistratura, alla quale, ovviamente mi sono rivolto immediatamente. La giustizia mi ha dato già ragione una volta.
Ad ogni buon conto, il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano mi spingono tuttavia a un passo indietro, per non mettere in alcun modo in imbarazzo il M5S.

Ing. Marco Allegretti

Foto di copertina: Facebook/Marco Allegretti

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