Nemo, la scelta «non binaria» del vincitore dell’Eurovision: «Io sono per la libertà»

La risposta a Vannacci che lo aveva definito nauseante

Nemo Mettler, in arte Nemo, è nato 24 anni fa a Bienne, in Svizzera. Nel 2023 ha dichiarato di essere una persona non binaria. Poi ha vinto con The Code l’Eurovision Song Contest. E oggi a Repubblica spiega cosa è cambiato dopo il trionfo: «Per un verso è molto cambiata, perché non passa giorno che io non riceva richieste di incontri, interviste, concerti. Non mi fermo mai. Il mio team di lavoro è aumentato e anche il progetto si è molto evoluto. Per altri versi, invece, sono il Nemo di sempre, sto passando un bellissimo momento qui a Berlino, anche se faccio avanti e indietro con Zurigo».


La scelta non binaria

Nemo parla della sua scelta di persona non binaria: «Per me è stato molto importante, desidero sempre l’autenticità in tutto ciò che faccio ma stavolta stavo parlando di me e della mia vita. Cerco la libertà di comportarmi come voglio e di non dover seguire una regola solo per compiacere gli altri. Aver creato uno spazio in cui potermi esprimere è stato molto importante e credo che lo sia stato a un livello molto ampio anche per chi ha potuto seguire la mia performance all’Eurovision. In quel momento credo di aver dimostrato che essere se stessi non è soltanto qualcosa di giusto ma di necessario. Spero di aver spinto le persone non binarie a realizzarlo. E, agli altri, l’idea che nessuno può permettersi di metterlo in discussione. Aver potuto utilizzare quel palcoscenico per affermare questo diritto è stato un grande onore».


La gonna nauseante

Poi risponde al generale Vannacci, che ha giudicato come nauseante la sua scelta di salire con la gonna sul palco: «Non so davvero cosa pensare di un giudizio come questo. Mi verrebbe di fare a mia volta una domanda a questa persona e di chiedergli come possa un pezzo di stoffa, un certo modo di vestirsi o di decorarsi le unghie, disturbarlo così tanto. È difficile per me capire come tutto questo possa far paura o nauseare qualcuno». Infine: «Io sono per la libertà: vuoi fumare un sigaro perché ti fa sentire più macho? Puoi farlo. Credo che un mondo più rispettoso della libertà del prossimo sarebbe un mondo migliore in cui vivere. Ci arriveremo, grazie alla comprensione, ma ci vorrà del tempo. Parlarne è importante e aver vinto l’Eurovision da persona non binaria mi offre l’opportunità di una platea enorme».

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