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Gianluca Grignani, la droga e le fughe: «Così Lucio Dalla mi ha salvato»

05 Giugno 2024 - 08:16 Redazione
Il cantante ha pubblicato la sua autobiografia "Residui di Rock'n'roll"

Gianluca Grignani ha appena pubblicato la sua autobiografia Residui di rock’n’roll. Nel libro, spiega oggi a Repubblica, racconta tutto quello che ha fatto e gli è capitato. A partire dall’arresto del 2014. Durante l’intervista fuma perché «è sveglio da poco» e poi dice che «a qualcuno devo pur ispirarmi: John Lennon una volta disse che i Beatles avevano inventato quello che non c’era. Negli anni Novanta ho inventato qualcosa anche io. Solo che ero come un bambino che gridava in una culla. Adesso so come funzionano le cose».

La fuga in Sudamerica

Grignani racconta di quella volta che è scappato in Sudamerica: «E poi in Giamaica. Tornai a Londra per vedere dei discografici. Avevo fatto i capelli rasta e passai da un parrucchiere per sistemarli, erano troppo intrisi di catrame. Decido di tagliare tutto e di farmi biondo platino. Solo che nell’ufficio dei discografici c’era anche Franco Battiato. Mi vide e fece una mossa alla Mick Jagger». Racconta del suo incontro con Pino Daniele: «Entro nel camerino dopo un suo concerto per salutarlo. Gli chiedo: “Pino, ci facciamo una canna?”. Risposta: “Guagliò, io nella mia vita mi sono già fumato tutti i Campi Flegrei…”». Poi di quello con Lucio Dalla a un concerto dei Pearl Jam: «Eddie Vedder sul palco completamente ubriaco, il suono della band si sentiva malissimo, ero circondato da persone che pogavano e lo facevano anche male. E a un certo punto da chi mi sento chiamare? Da Lucio Dalla. Era lì, si stava divertendo. Mi ha insegnato a non aver paura».

La droga

Nel libro c’è anche il racconto delle dipendenze: «C’è un capitolo, si chiama Il mostro ed inizia con un bel po’ di droga in un sacchetto. Anche qui: le speculazioni sono state tantissime. Dovevo raccontare la mia versione. Solo che ho scelto di farlo in maniera quasi narrativa. Anche perché se dovessi essere più preciso farei finire la favola di qualcuno». E delle molestie al Coni: «È successo tanti anni fa ed è stato devastante per me. L’ho fatto per denunciare: queste cose accadono ancora». Infine, l’idea di un duetto con Vasco Rossi: «Ah, io sono qui. Dipendesse da me anche subito».

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