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I Radicali si presentano con FreeTaxi, offrendo corse gratuite alla stazione Termini. L’ira dei tassisti – Il video

05 Giugno 2024 - 17:53 Redazione
La protesta del segretario Matte Hallissey contro il settore definito «una lobby». La replica (e le minacce in stazione): «Lui un provocatore che fa l'abusivo»

Ci sono stati dei momenti di tensione oggi, durante la protesta dei Radicali Italiani contro le lobby dei tassisti. Il segretario Matte Hallissey, insieme allo streamer di attualità e politica Ivan Grieco, si è presentato stamane di fronte alla stazione Termini con una macchina brandizzata Radicali Italiani e la scritta “FreeTaxi – basta code, basta lobby” offrendo ai cittadini una corsa gratis. Il logo ricorda, tra l’altro, quello usato su un noto sito hard. Ma stavolta le attenzioni attirate sono tutt’altre. Alcuni tassisti, irritati, hanno aperto la portiera della macchina minacciando il duo. «Non ci spaventiamo di fronte a questi tentativi di violenza. Siamo ostaggio di una piccola lobby che, con 20.000 licenze, prende a schiaffi continuamente i cittadini. Una lobby violenta che tenta, con la complicità della politica, di difendere i propri privilegi. Non possiamo più permetterci questi blocchi corporativi. Serve una liberalizzazione totale del mercato: siamo ancora al medioevo del trasporto pubblico, è arrivato il momento di agire», ha dichiarato Hallissey.

I sindacati: «Hallissey un provocatore che fa l’abusivo»

«Definire ‘lobby’ un servizio pubblico essenziale come il taxi, assegnato ad una comunità di lavoratori, secondo l’art. 43 Cost., è frutto di ignoranza, miserabile propaganda e speculazione. Che ci si vada ad accanire senza nessuna ragione contro una comunità di lavoratori e lavoratrici, padri e madri di famiglia, demonizzandoli, racconta il cinismo di certa politica priva di sostanza, più dannosa che inutile. Il segretario dei radicali italiani, Hallissey è un provocatore che cerca visibilità in modo irresponsabile. Egli porta acqua al mulino dell’odio sociale contro tassisti esposti quotidianamente ad aggressioni e furti». Così Claai – Fast Confsal – Satam – Tam – Ugl taxi – Unione Artigiani – Unione Tassisti d’Italia – Uritaxi – Usb taxi. «Al di là della narrazione di speculatori come lui, questo è un servizio che neanche le normative europee chiedono di liberalizzare, visto che la direttiva Bolkestein lo esenta – aggiungono – e che gode dell’84% di gradimento da parte dell’utenza, che fornisce gratuitamente a cittadini e turisti un’infrastruttura tecnologica universalistica fatta di strumenti di chiamata telefonica, messaggistica, app da oltre mezzo secolo, senza pretendere di lucrare sulla tariffa pubblica, come fanno le multinazionali. Hallissey è consapevole che la liberalizzazione di cui parla lui vorrà dire l’eliminazione delle tutele pubblicistiche previste per l’utenza, come la tariffa calmierata amministrativamente, l’obbligo di copertura territoriale, l’obbligo di prestazione, l’obbligo di turnazione? Il liberismo costituzionalmente eversivo a cui si affida Hallissey, utile solo alle multinazionali del caporalato, della concorrenza sleale, della violazione delle norme statali, distruggerà tutto questo. Mentre Hallissey fa trasporto persone in modo ‘abusivo’, senza titoli professionali e probabilmente senza le necessarie coperture assicurative per i trasportati, i tassisti lottano quotidianamente con viabilità azzoppata da folli scelte amministrative, insicurezza sul lavoro, abusivismo e concorrenza sleale, reali problemi che squallidi speculatori come Hallissey non denunceranno mai!».

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