Ucraina, Macron: «Formeremo 4500 soldati e forniremo aerei Mirage»

Stoltenberg getta acqua sul fuoco: «Nessun conflitto imminente, non manderemo soldati in Ucraina»

«Vogliamo formare una brigata francese» in Ucraina. Queste le parole del presidente francese Emmanuel Macron in una intervista a Tf1 e France 2. «La sfida è addestrare 4.500 soldati ucraini, equipaggiarli, addestrarli, difendere il loro territorio», ha aggiunto Macron senza però specificare di unità francesi in Ucraina. «Il presidente ucraino, il suo ministro della Difesa, hanno invitato tutti gli alleati ad addestrare i soldati più rapidamente», ha aggiunto il numero uno dell’Eliseo. «Bisogna chiedersi se questo sia un fattore di escalation. La risposta è no». «Siamo al fianco degli ucraini. Consentiamo all’Ucraina di colpire obiettivi su quei luoghi da cui sono stati lanciati dei i missili» russi. Ma vige il divieto «di colpire dei civili con le nostre armi». La Francia fornirà a Kiev caccia Mirage 2000-5. E infine: «La pace non può essere la capitolazione dell’Ucraina»


Stoltenberg: «La Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina»

«La Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina, né c’è alcun pericolo imminente di un attacco contro di essa». Dopo settimane di alta tensione con la Russia di Vladimir Putin, Jens Stoltenberg sembra gettare stamattina acqua sul fuoco. Parlando in conferenza stampa a Helsinki, capitale di quella Finlandia unitasi all’Alleanza atlantica proprio a seguito dell’aggressione dell’Ucraina, Stoltenberg ha messo in chiaro che al momento «non vediamo alcun pericolo di un attacco imminente contro qualsiasi alleato Nato. Questa idea che ci sia una sorta di conto alla rovescia verso la prossima guerra è sbagliata. La Nato è qui per evitare che ciò accada, lo facciamo da 75 anni». D’altra parte, secondo il segretario generale dell’Alleanza, «la Russia ora è già preoccupata dalla guerra in Ucraina» e per questo «in realtà
ha spostato molte forze dai confini con la Finlandia e con altri Paesi verso l’Ucraina». Il che non significa ovviamente che Kiev vada lasciata a se stessa. Ma certamente che un confronto diretta tra Russia e Nato è fuori dall’orizzonte, ha chiarito Stoltenberg: «Gli alleati possono dimostrare il loro sostegno all’Ucraina in modi diversi. La Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina: ci stiamo concentrando su come possiamo stabilire un quadro di sostegno più forte con un sistema istituzionalizzato di aiuti». Alle sue parole ha fatto eco il presidente finlandese Alexander Stubb, che rispondendo alle domande dei cronisti sull’ipotesi formulata da Emmanuel Macron di inviare “istruttori” a Kiev ha chiarito che «la Finlandia non ha intenzione di schierare truppe in Ucraina». All’indomani del varo del nuovo documento strategico per la difesa, anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rimarcato come i preparativi per possibili futuri conflitti debbano andare di pari passo con la ricerca della pace: «In qualità di Cancelliere federale, ho la responsabilità di garantire che nessun bambino nato in Germania oggi debba mai vivere la guerra nel nostro Paese. Questa è la mia priorità assoluta», ha detto Scholz al Bundestag, aggiungendo: «Preoccuparsi della pace: non c’è nulla di ingenuo e nemmeno di disdicevole in questo, come talvolta viene rappresentato».


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