Baby Reindeer, la vera Martha Scott fa causa a Netflix e chiede 170milioni di dollari di danni

La 58enne attacca il colosso e Richard Gadd per avere continuato a diffondere «bugie e falsità» solo perché «era una storia migliore della verità»

Aveva annunciato che sarebbe passata per via legali Fiona Harvey, la vera Martha Scott di Baby Reindeer, dipinta nella serie Netflix come una stalker seriale. E così ha fatto: la 58enne scozzese ha citato in giudizio il colosso Netflix chiedendo 170 milioni di dollari di danni con l’accusa di essere stata diffamata nella rappresentazione di Baby Reindeer. Nella denuncia presentata presso il tribunale federale di Los Angeles, Harvey ha accusato Netflix e il creatore della serie, Richard Gadd, nonché presunta vittima della donna, di aver oltrepassato i limiti, facendola passare come una stalker condannata due volte e condannata a cinque anni di prigione. Dal canto suo, Harvey ha categoricamente negato di aver perseguitato Gadd, che nella serie interpreta una versione fittizia di sé stesso chiamata Donny Dunn, o di essere stata condannata o imprigionata. La 58enne attacca Netflix e gli altri imputati per avere continuato a diffondere «bugie e falsità» solo perché «era una storia migliore della verità, e le storie migliori fanno soldi». In risposta alla causa, Netflix ha dichiarato che intende «difendere questa questione e sostenere il diritto di Richard Gadd di raccontare la sua storia».


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