Celine Dion e la sindrome della persona rigida: «Quando provo a cantare, è come se qualcuno mi strangolasse»

La cantante torna a parlare della malattia che le è stata diagnosticata nel 2022 e che da allora la costringe a lunghe assenze dalle scene

Cantare con la Sindrome della persona rigida (SPS) è «come se qualcuno ti strangolasse»: lo ha dichiarato Céline Dion in un’intervista con Hoda Kotb nel programma Today. Alla cantante, la SPS è stata diagnosticata nel 2022 e nei mesi successivi è stata costretta a rimandare i suoi impegni musicali. Ha tuttavia  sorpreso il pubblico dei Grammy, lo scorso febbraio, salendo sul palco dopo tre anni di stop e apparendo in una forma quasi perfetta. Nel corso di una lunga intervista che verrà trasmessa integralmente il prossimo 11 giugno, la superstar canadese ha però spiegato la sofferenza che prova ogni volta che prova a cantare. «È come se qualcuno stesse spingendo la tua laringe e la faringe, in questo modo», ha dichiarato, premendo la gola con le dita. «È come se stessi parlando in quel modo, e non puoi andare più in alto o più in basso», ha aggiunto con un tono di voce trattenuto.


Cos’è la SPS

La sindrome della persona rigida è una malattia neurologica degenerativa e autoimmune che causa gravi spasmi muscolari e ha una incidenza di una persona su un milione. La sindrome colpisce il sistema nervoso centrale, e solitamente ne sono affette più donne che uomini. Dion ha raccontato di aver avuto spasmi «addominali, possono essere nella colonna vertebrale, possono essere nelle costole».


Il documentario

Nel suo caso, gli spasmi sono stati così violenti che le hanno rotto le costole. Per la sindrome della persona rigida non esiste una cura. Ma ci sono terapie farmacologiche e fisioterapie specifiche che aiutano ad attenuare i sintomi e il decorso della malattia. La cantante ha raccontato la sua difficile lotta in un un documentario per Amazon MGM intitolato I Am: Celine Dion, che sarà disponibile in streaming su Prime Video a partire dal 25 giugno.

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