Gaffe dell’Udc Cesa al comizio di Matteo Salvini: «Sei vittima di attacchi, come quello a Mattarella» (fatto dalla Lega) – Il video

Lo scivolone del leader dell’Udc e il recupero nel finale da politico navigato

Alla chiusura della campagna elettorale di Matteo Salvini è salito sul palco della Lega anche il leader dell’Udc, Lorenzo Cesa, accolto nelle liste leghiste sia alle ultime politiche che a queste elezioni Europee. Cesa ha prima ringraziato e ha provato a lisciare il pelo al pubblico sostenendo che lo slogan di Salvini «Più Italia e meno Europa» aveva un precedente in un vecchio manifesto politico della Democrazia cristiana, antenata nella sua Udc: «Italia al centro in Europa».


L’inciampo sugli attacchi in campagna elettorale, peggio di tutti quello al Capo dello Stato

Per cercare di prendere qualche applauso in più dalla piazza Cesa allora si è lanciato a dare solidarietà a Salvini e al centrodestra per gli attacchi ricevuti in campagna elettorale e ha iniziato ad elencarli: «attacchi sulla riforma della giustizia, attacchi sulla riforma della salute, attacchi sul lavoro che stai facendo tu Matteo, straordinario lavoro sull’ammodernamento del nostro paese, opere pubbliche, il ponte di Messina e tante altre cose…». Nella foga degli attacchi Cesa ne aggiunge un altro che gli è venuto in mente lì per lì: «Attacchi al presidente della Repubblica! Che io voglio ringraziare perché è il garante della Costituzione…». Solo in quel momento, cogliendo il gelo e gli occhi smarriti dei militanti, perché l’attacco citato non era subito da Salvini, ma partito da un parlamentare e candidato della Lega alle europee come Claudio Borghi, Cesa ha realizzato e da politico consumato a provato a rigirare la gaffe. «Ma voglio dirti anche una cosa», ha aggiunto guardando Salvini sul lato del palco, «se non ci fosse stato Matteo Salvini forse… forse il presidente della Repubblica sarebbe stata un’altra persona…».


Leggi anche: