L’insistenza sulla «Decima», il grido «Presente!» alla piazza. Così il generale Vannacci gratta la pancia della vecchia destra – Il video

Gli ammiccamenti del militare, capolista per la Lega alle Europee, ai militanti della vecchia destra anche nell’ultimo comizio prima del silenzio elettorale

Al comizio di chiusura della Lega con Matteo Salvini e Roberto Vannacci si vendevano in alcuni banchetti in piazza magliette con l’immagine del generale e lo slogan tanto discusso «Metti una Decima» e ovviamente scrivi il nome di Vannacci. Ben lungi dal nascondersi dietro un presunto equivoco, dunque, il generale candidato si è messo sul petto come una mostrina quel richiamo alla Decima Mas che ancora scalda qualche cuore di nostalgico e di esponenti e militanti della vecchia destra. È diventata negli ultimi giorni proprio la chiave della sua campagna elettorale, e potrebbe essere attrattiva anche su una fettina di elettorato che aveva votato alle politiche Fratelli di Italia.


Dopo la Decima l’occhiolino al «Presente!» che ha scatenato applausi

Proprio nell’ultimo comizio, dopo un excursus sull’antica Roma e quel Giulio Cesare in cui il generale vorrebbe paragonarsi, Vannacci ha gridato «Alea jacta est», invitando i fan a varcare il Rubicone anche tornando da una gita al mare per mettere proprio quella «Decima» sul simbolo della Lega insieme ovviamente alla preferenza per il generale. Vannacci però è andato oltre, accarezzando la pancia di quell’elettorato molto di destra. Ha invitato i giovani a farsi un giro al sacrario militare di Redipuglia, per visitare i nonni dell’Italia che secondo Vannacci vedendoli lì dal luogo della loro sepoltura avrebbero gridato: «Presente!». Ed eccolo qui servito sul piatto lo slogan della destra nostalgica, che in tante commemorazioni nere ha fatto scattare il saluto romano (e fascista), che cavalca il nuovo Cesare di Salvini.


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