Sinner fuori dal Roland Garros non cerca scuse, la risposta sull’anca: «Come il cuoco che si taglia un dito…» – Il video

Il numero 1 al mondo prova a guardare il lato positivo dall’esperienza dello Slam parigino E a chi gli chiede i suoi auspici per il futuro risponde: «Sono una persona felice, se non sono felice io…»

Il volto di Jannik Sinner tradisce l’amarezza per la fine anticipata del suo Roland Garros, dopo la sconfitta in semifinale al quinto set contro il rivale Carlos Alcaraz. Ma al solito il 22enne azzurro prova a guardare con un po’ di ottimismo almeno al futuro: «Se guardiamo il lato positivo, ho compiuto un passo in avanti su questa superficie», dice a proposito della terra rossa dello Slam parigino. «Ora vediamo le Olimpiadi, che per me sono molto importanti. Vediamo come va». Sugli auspici personali, il numero 1 al mondo non si nasconde: «Sono una persone felice, Se non sono felice io… Vivo una bella vita, no? Gioco a tennis, mi piace giocare a tennis. Poi vediamo come va».


Il problema all’anca da poco superato non lo preoccupa più. Ma Sinner vuole evitare di usare l’infortunio come alibi per la sconfitta. E anzi la spiega con una metafora quando analizza le ultime settimane, alle prese con la guarigione: «Non è sempre detto che se uno si fa male, vuol dire che hai sbagliato qualcosa no? Può succedere. Questo è come il cuoco che si taglia il dito. Allora cos’è? Certe cose possono succedere, non puoi controllare tutto. Per quest’anno è arrivata l’anca, secondo me stavo molto bene. È successo».


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