La chat del portavoce di Lollobrigida con Diabolik: «Brucerei le chiese». «I preti? Peggio»
Nell’inchiesta sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli in arte Diabolik emerge una chat con Paolo Signorelli, portavoce del ministro Francesco Lollobrigida. E nei messaggi che i due si scambiano su Whatsapp si leggono commenti antisemiti, elogi ai terroristi e felicitazioni per l’assoluzione di esponenti del crimine romano. A raccontare quello che emerge dalle carte dell’indagine è oggi Repubblica, che parla del primo contatto tra i due all’epoca del proscioglimento di Elvis Demce dall’accusa di omicidio. Hanno in comune la passione per la stessa squadra del cuore, la S.S. Lazio. La conversazione è tratta dalla copia forense del telefonino dell’ultrà biancoceleste.
Le conversazioni
Signorelli all’epoca della conversazione faceva lo speaker in una radio della Capitale. «Mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei», dice Diabolik. «Tutti ebrei», replica Signorelli. E ancora: «Mortacci loro», aggiunge sempre rivolto alla stessa “categoria” mentre Diabolik gli posta un articolo sui soldati tedeschi morti nei campi di prigionia alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, dopo la morte di un tifoso a San Siro nel 2018, Piscitelli scrive: «Quell’ebreo di Gad Lerner». E Signorelli: «Che ha detto quel porco?». Lo scambio sul criminale di cittadinanza albanese è più secco: «Ma hanno assolto Elvis? Fantastico, daje», scrive Signorelli. «Sìììì», replica Piscitelli. Demce faceva parte del sodalizio criminale di Diabolik e riceverà negli anni successivi condanne per tentato omicidio e traffico di droga.
Preti e chiese
In altri passaggi Diabolik spiega a Signorelli che «i fascisti e i nazisti sono pagani». Lui replica: «A me lo dici? Io festeggio il solstizio, viva il paganesimo» e Piscitelli: «Evviva, dobbiamo spingerlo». «Nonno era pagano convinto. Mia zia si è sposata due mesi fa con rito pagano. Bellissimo. Tutte poesie e riti vari, incensi, cerchi magici, fuoco rivolti al sole. È stato bello». «E dove?», domanda Diabolik il 22 dicembre 2018. «Sulla cima del monte Soratte, tutti là siamo andati. Ci stava pure il Ciavarda (l’ex Nar Ciavardini, ndr) si è divertito, anche se lui è molto cattolico». «Le brucerei le chiese», commenta Piscitelli. «I preti, i peggio», ribatte Signorelli.
I terroristi
I due parlano anche di terroristi come Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. «Onore a loro», si scrive nella chat. Anche al nonno di Signorelli, che si chiamava come lui ed era tra i fondatori di Ordine Nuovo. Venne condannato per gli omicidi Amato e Occorsio e per la strage di Bologna e fu poi assolto. Paolo Signorelli è giornalista pubblicista. Ha fatto parte dello staff di Lollobrigida quando era deputato, poi è diventato portavoce del capogruppo di FdI Tommaso Foti. A marzo è diventato capo ufficio stampa di Lollobrigida, che in passato era vicino allo zio di Paolo e parlamentare missino Ferdinando Signorelli.
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