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L’affondo di Zelensky a Parigi: «L’Europa non è più un continente di pace». Mosca contro Macron: «Francia pronta ad entrare in guerra»

07 Giugno 2024 - 11:40 Ugo Milano
Le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sulle proposte del numero uno dell'Eliseo. Nel mentre il presidente ucraino davanti ai deputati francesi: «Un giorno potremo avere il nostro D-Day»

Il presidente Emmanuel Macron «dichiara che la Francia è pronta a partecipare direttamente al conflitto militare in Ucraina», a dirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che le dichiarazioni di Macron sono «molto, molto provocatorie, aggravano l’escalation nel continente e non portano a niente di positivo». Intanto oggi Volodymyr Zelensky approda a Parigi dopo aver partecipato ieri alle commemorazioni del D-Day in Normandia. «L’Europa non è più un continente di pace», ha dichiarato il numero uno di Kiev. «Quello che succede oggi all’Ucraina potrebbe capitare domani ad altri Paesi», ha dichiarato il presidente ucraino al Parlamento francese, dopo aver ringraziato la Francia «di essere al nostro fianco per difendere la vita». La presidente dell’Assemblea Nazionale francese, Yael Braun-Pivet, gli ha garantito che Parigi «non smetterà mai» di sostenere Kiev. In giornata, Zelensky raggiungerà Macron all’Eliseo, dove firmerà due accordi per prestiti e donazioni che ammonteranno a 650 milioni di euro. Il primo accordo prevede di dotare l’Agenzia francese per lo sviluppo con «fondi per 400 milioni in prestiti e 50 in donazioni fino al 2027 per estendere le sue attività in Ucraina», negli ambiti dell’energia e del trasporto. Il secondo accordo prevede supporto alle infrastrutture critiche, con una dotazione di 200 milioni di euro «per accompagnare le imprese francesi nei futuri appalti nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’acqua, della sanità e dell’agricoltura».

Verso la Conferenza in Svizzera

Nel suo intervento dinanzi ai deputati francesi, il leader ucraino ha dichiarato: «È in Ucraina che si trova la chiave della sicurezza di tutta l’Europa. La frontiera orientale della Nato non può essere interrotta da una zona grigia al di fuori dell’alleanza». Per poi aggiungere che «senza il controllo dell’Ucraina, la Russia resterà uno stato nazionale normale e non un impero coloniale alla ricerca costante di nuovi territori». Quanto a Mosca ha ribadito: «Putin può vincere questa battaglia? No, perché noi non abbiamo il diritto di perderla. Noi possiamo certamente vincere questa battaglia. L’Ucraina, e quindi l’Europa. L’Europa, e quindi la Francia». Secondo il presidente ucraino, anche Kiev potrebbe presto avere il suo D-Day con la Conferenza di pace in Svizzera prevista per il 15 e 16 giugno. Conferenza che, a suo avviso, potrebbe avvicinare il Paese «alla fine della guerra».

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