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Simone Borgese ai domiciliari dopo l’accusa di stupro, la rabbia dei residenti: «Non lo vogliamo tra noi. Se ne deve andare da qui»

07 Giugno 2024 - 08:34 Ugo Milano
Simone Borgese
Simone Borgese
Il 39enne era stato reintegrato nel quartiere dopo il rilascio dal carcere grazie alla fidanzata. Ora gli abitanti del quartiere si indignano

C’è paura e rabbia tra i cittadini di Piana Del Sole, zona di Roma sconvolta dall’ultimo arresto di Simone Borgese per l’accusa di aver stuprato una studentessa di 26 anni, adescata con l’inganno alla fermata dell’autobus, e già noto per precedenti reati di violenza sessuale. Per il 39enne il Gip ha disposto i domiciliari come misura cautelare per evitare possibili recidive, anche se i pm avevano chiesto il carcere per via dei precedenti reati. «Quello non ce lo vogliamo fra noi. Se ne deve andare da qui», denunciano i residenti. E gli abitanti del quartiere, che si conoscono più o meno tutti, si dicono indignati per il fatto che Borgese sia stato posto agli arresti domiciliari anziché essere rinchiuso in carcere. Qualcuno arriva addirittura a parlare di organizzare una possibile azione punitiva immediata. «Ho visto Borgese tre giorni fa, camminava tutto tranquillo. E pensare che aveva fatto già quello che aveva fatto. Se ci ripenso mi viene da vomitare», commenta un abitante della zona all’edizione romana di la Repubblica.

La fidanzata e la figlia adolescente

Dai racconti di chi vive a Piana Del Sole emerge che Borgese era stato reintegrato nel quartiere, dopo il rilascio dal carcere, grazie alla sua fidanzata, con cui ha una figlia adolescente: «Lei è cresciuta qui, non ha mai dato fastidio a nessuno. Lavora qui. Ci ha detto che era cambiato e che era una persona sensibile. Voleva redimerlo. Se non ci fosse stata lei se ne sarebbe dovuto andare subito», dice un uomo. Intanto i parenti di lei negano tutto: «Non sappiamo chi sia, andate via». Ma sono molti i racconti di chi, una volta che Borgese è uscito dal carcere, lo incontrava spesso. «Io lo avevo visto pochi giorni fa. Dopo che era uscito dal carcere ogni tanto Simone veniva a lavorare con noi. Faceva il manovale. Era strano ogni tanto si bloccava. Non si può dire che è uno normale. Stava in fissa con le ragazze. Diceva: guarda, io non andrei mai con una ragazza più piccola di mia figlia. A ripensarci ho i brividi», riporta un residente.

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