Il fratello di Cristian Molnar, disperso nel Natisone: «È vivo, le ricerche? Mi sembrano molto teatrali»

Petru: voglio i video girati dai droni, posso ritrovarlo

Petru Molnar è il fratello di Cristian, disperso dal 31 maggio dopo la piena del fiume Natisone che ha ucciso Patrizia Cormos e Bianca Doros. E sostiene che il fratello sia ancora «vivo, sento il suo respiro. Ma dobbiamo fare presto a salvarlo». Pompieri e Protezione Civile stanno cercando Cristian da ormai otto giorni. Petru vuole che si continui a cercarlo: «Lo voglio riportare a casa dai miei genitori. Mi hanno riferito che da domani diminuiranno il numero dei ricercatori: guai solo a pensarlo! Anzi chiedo ufficialmente all’Italia di intensificarli perché più passano i giorni e più servono», dice oggi al Corriere della Sera. Intanto nelle indagini è emerso che il telefono di Cormos funziona ancora: l’analisi del cellulare sarà decisiva per capire se ci sono stati errori nel piano dei soccorsi.


Ricerche molto teatrali

Petru aggiunge che quelle che sono in atto in questi giorni «mi sembrano ricerche molto teatrali. Chiederò al mio avvocato Gaetano Longhi di farsi consegnare subito i video girati dai droni perché conosco mio fratello meglio di chiunque altro e potrei scorgere anche un suo minuscolo dettaglio e aiutare a salvarlo. È il mio unico fratello, il mio orgoglio». Secondo Molnar «Cristian ha 25 anni, è un metro e ottantacinque di muscoli ed è nel pieno della sua gioventù e forza. È sempre stato un ottimo nuotatore e sarà qui da qualche parte: bisogna trovarlo subito. Poi chiederò ai soccorritori alcune cose che non capisco». E dice di non spiegarsi nella tragedia «perché non siano subito andati a prenderli dall’altra parte del fiume con una corda o con qualcosa a cui aggrapparsi. La sponda è vicina. Non mi sembra normale che gli sia stata calata una fune dall’alto che, poi, è caduta. Mi manca tantissimo in queste ore mio fratello e spero di potergli chiedere presto delle spiegazioni».


Cristian e Bianca

E Petru vuole anche chiedere a Cristian «perché mai quel giorno fossero scesi nel fiume. Lui li conosce bene e, di certo, non erano lì per fare un bagno. Basterebbe notare nelle immagini come nessuno fosse in costume. Cristian è un bravissimo ragazzo, non è mai stato avventato e se avesse percepito dei rischi non sarebbe mai andato lì con Bianca». Dice di non sapere se lui e la ragazza di cittadinanza rumena fossero fidanzati. Anche se si frequentavano e si volevano molto bene. «Si erano conosciuti in Romania e vivevano in due cittadine che distano cinque chilometri. Non so se che programmi avessero in dettaglio in quei giorni, forse dovevano tornare insieme in auto in Romania. Cristian viveva con me in Austria dove sono emigrato qualche anno fa. Ha sempre avuto la testa sulle spalle e, dopo essersi diplomato al liceo, mi ha raggiunto. È stato assunto nella mia stessa fabbrica è un gran lavoratore. Tutti lo aspettano», conclude.

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