Napoli, scrutatrice si alza dal seggio e non fa più ritorno: «La paga è troppo bassa»
Nella serata di ieri, 8 giugno, una 24enne si è alzata dal seggio elettorale di Qualiano (Napoli), dove era stata impiegata come scrutatrice, e non è più tornata. Quando le sono stati chiesti i motivi del suo comportamento, ha inizialmente fornito giustificazioni senza fondamento. Poi ha ammesso di non voler tornare perché la paga da scrutatrice era troppo bassa. Le operazioni nel seggio non ne hanno risentito, essendo proseguite con regolarità. Ma la giovane è stata denunciata dai carabinieri della locale stazione per abbandono di seggio senza legittimo motivo.
Perché tanti scrutatori se ne vanno
Quello delle paghe troppo basse offerte agli scrutatori è un tema sollevato da più voci nel corso delle Elezioni europee in corso questo weekend, tra l’8 e il 9 giugno. A Palermo, per esempio, si è verificata una valanga di rinunce da parte degli scrutatori designati a poche ore dall’insediamento dei seggi. Dopo l’allarme lanciato dai Comuni per la mancanza di scrutatori, la circolare n. 34/2024 ha permesso di ricostruire i compensi spettanti ai volontari che gestiscono le operazioni di voto dopo le recenti modifiche normative (che hanno determinato una piccola crescita dei compensi).
Nei seggi in cui si vota solo per le Europee gli scrutatori e i segretari portano a casa circa 110 euro, mentre i Presidenti arrivano a 138 euro. Somme che si riducono per i c.d. “seggi speciali” (es. presso ospedali, carceri) a circa 56 euro per gli scrutatori e 82 euro per i presidenti, e crescono per qui seggi in cui le elezioni europee sono abbinate a consultazioni amministrative (scatta la maggiorazione del 15% e nei casi migliori, una piccola integrazione di compenso).