Geolier fa centro, Tananai e Annalisa di plastica, la poesia di Colapesce e Dimartino – Le nostre recensioni delle uscite della settimana

Fuera – Sonega

Sonega è la prima parte del nuovo album dei Fuera, una cattiveria. Lo vogliamo tutto. Sentiamo la necessità di un luogo musicale che ci ospiti quando siamo afflitti dalla pochezza della proposta del mercato italiano. E non possiamo – non serve, è fuorviante, è anche poco intelligente – rifugiarci sempre nella musica vecchia, perché non è una questione di qualità, ma solo di nostalgia. Abbiamo bisogno di un nuovo cantautorato, di un nuovo modo di pensare alla musica. Senza più distinzioni tra l’intrattenimento e l’arricchimento, come se fossero due universi incompatibili. I Fuera sono l’esempio lampante che si può ballare, si può sudare, si può viaggiare con la mente, si può sorridere e ci si può anche disperare, senza uscire dal recinto di un disco, di un progetto, alle volte perfino di una canzone. Sonega è puro futurismo, è una visione che va oltre, libera dai dettami del mercato discografico attuale, con questa sua seducente contemporaneità sintetica, elettronica, incatenante. La prima metà del viaggio è andata, ora aspettiamo la prossima. Wow.