Danilo Bertazzi, i motivi dell’addio a Tonio Cartonio della Melevisione: «Ero malato, ma mi sento ancora in colpa. Perdonatemi» – Il video
Sono passati 20 anni da quando Tonio Cartonio lasciò per sempre la Melevisione, uno dei personaggi più amati da chi negli anni Duemila era un bambino o poco più. Il programma di Rai3 era seguitissimo e uno dei motivi era proprio il personaggio del folletto interpretato da Danilo Bertazzi che però il 5 febbraio 2024, con la messa in onda della puntata L’impresa di Tonio, lasciò la trasmissione e gettò nello sconforto migliaia di bambini, abituati ai suoi racconti magici e fiabeschi. «Perché te ne sei andato?», questa la domanda che i bambini di allora, ora più che trentenni, hanno continuato a ripetergli incessantemente. «Perché ci hai lasciato?», si chiedono gli adulti oggi ricordando con tristezza quell’addio. E Bertazzi, attore e autore tv, che ora di anni ne ha 64, ha finalmente spiegato le vere motivazioni dietro la sua decisione. Incomprensioni con il regista, considerazioni personali, una malattia che lo aveva debilitato. Non una scelta facile, né motivazioni economiche o altri progetti alle porte: «Tant’è che poi per due anni non ho fatto nulla, ci sono voluti due anni perché tornassi in tv. Quella scelta l’ho pagata», spiega su TikTok. Ma non è per questo che oggi chiede scusa ai suoi piccoli spettatori dei primi anni Duemila, che per 5 anni aveva portato per mano nel Fantabosco. «Mi sento in colpa quando vedo l’addio di Tonio perché so di avervi creato un dispiacere e di questo me ne scuso, perdonatemi», dice oggi con il sorriso e la voce un po’ incrinata dalla commozione.
La malattia al cuore e l’operazione
Spiega oggi Bertazzi che non ci fu un motivo unico per cui finì il suo rapporto con la Melevisione. Ma ce ne furono diversi, e la decisione finale fu la sua. Dopo diversi ripensamenti e una notte insonne, quella precedente alla comunicazione ufficiale negli uffici Rai. «Sono stato preso per i capelli e ho avuto il mio primo intervento al cuore», dice subito l’attore, «questo ti cambia la prospettiva della vita, ti fa pensare a un altro significato delle cose. Però ricordo che ero in ospedale ed ero molto preoccupato di essere sostituito, di non tornare più nel Fantabosco». Bertazzi, ancora in ospedale, chiamò gli autori e la produttrice per rassicurarli sulle sue condizioni di salute e assicurarsi che, appena possibile, sarebbe stato reintegrato nella squadra. «Sono tornato che non stavo ancora bene, gli autori si erano inventati una storia di una malattia del Fantabosco. Così potevo stare steso al letto con il pigiamone perché dovete sapere che sotto al pigiamone avevo ancora tutte le canule per le flebo che facevo tutti i giorni», ricorda l’autore tv, che poi fece Trebisonda e lavorò con Geppi Cucciari, «ma la mia volontà era di tornare, per paura di essere fatto fuori dal programma e non tornare mai più nel Fantabosco».
Il rapporto con il regista e la crisi esistenziale
Ma appunto, non ci fu un unico motivo dell’addio. «Una cosa fondamentale per noi attori è quella di sentirsi amati, il bisogno di avere delle conferme, delle rassicurazioni. Con il primo regista della Melevisione ho avuto un rapporto meraviglioso, forse anche perché iniziavamo insieme un’avventura che non sapevamo come sarebbe andata avanti, c’era una grande complicità e un grande affetto», rivela oggi, «con il secondo regista non mi sono sentito così amato, né protetto e quindi ho sempre avuto la sensazione che mi tenesse solo perché ero già lì e non poteva fare diversamente». Bertazzi spiega poi la difficile convivenza tra Tonio e Danilo, il personaggio e la persona: «Stavo perdendo Danilo, per tutti ero Tonio, anche al lavoro e anche a casa. E anche se Tonio è fatto di Danilo, il personaggio stava prendendo il sopravvento sula mia vita e sulla mia persona». E qui Bertazzi si ferma e scoppia a ridere: «Aiuto, sto facendo confusione! Ragazzi, devo tornare in analisi», scherza con i follower.
L’ultima puntata
Dopo una notte insonne ma risolutiva, Bertazzi comunica la sua decisione finale: lascerà il programma. Ma non può lasciare i suoi piccoli spettatori senza una spiegazione. E così devono essere registrare le puntate dell’addio, quelle che a rivederle oggi ancora lo fanno sentire in colpa, per preparare i bambini alla sua uscita dal Fantabosco. «Era giusto dare una spiegazione sull’addio di Tonio, sul perché non ci sarebbe più stato Tonio a palare con loro», «non me ne sono andato perché avevo un’altra opzione di lavoro, per oltre due anni non ho lavorato. E poi subito dopo è uscita quella bufala sulla mia morte, di cui poi magari un giorno vi parlerò».
@danilobertazzi Risposta a @Jenny Perché ho lasciato la Melevisione❓ #melevisione #toniocartonio #nostalgia #nostalgia90an #rai ♬ suono originale – Danilo Bertazzi
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