Natisone, l’ipotesi sul destino di Cristian Molnar: il giovane potrebbe essere rimasto intrappolato nella forra del fiume
Il corpo di Cristian Molnar, disperso dal 31 maggio dopo la piena del fiume Natisone che ha ucciso Patrizia Cormos e Bianca Doros, potrebbe essere rimasto intrappolato nella forra del fiume, ovvero la profonda gola a pareti verticali, assai avvicinate, attraverso cui scorre l’acqua. Questa sarebbe la ragione per la quale finora non hanno dato frutti le ricerche di pompieri e Protezione Civile, che stanno cercando Cristian da ormai dieci giorni. Mentre il maltempo abbattutosi su Premiariacco complica i lavori dei soccorritori, con piogge e temporali intensi, si formulano ipotesi sul destino che potrebbe essere toccato al giovane.
Le ricerche
Come ricostruisce il Messaggero, la gola del Natisone ha pareti verticali e ravvicinate, e può essere profonda anche sei metri. Come dichiarato dal sindaco di Premiariacco: «Arrivarci è molto rischioso, serve un sostegno ai sommozzatori con l’assistenza continua dell’elicottero che arriva da Venezia ogni giorno». Se l’ondata di maltempo peggiora le attività di ricerca dovranno essere sospese. Mentre, parallelamente, prosegue il lavoro della Procura, che ha annunciato di aver aperto una fascicolo di indagine per omicidio colposo contro ignoti. Oggi, 10 giugno, è in programma come da prassi l’audizione del vigile del fuoco che tentò di salvare i tre ragazzi gettandosi nel fiume in piena. Per il momento, non ci sono iscrizioni nel registro degli indagati.
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