Quando Paolo Signorelli era il portavoce di Diabolik: «Hai fatto un comunicato di m…»
Paolo Signorelli ha fatto la sua gavetta prima di diventare capo ufficio stampa del ministro Francesco Lollobrigida. Dopo la condanna per aver accoltellato un tifoso della Roma, oggi Repubblica racconta che Signorelli ha infatti scritto comunicati per Fabrizio Piscitelli in arte Diabolik per curare eventi che riguardavano gli ultras della Lazio Irriducibili. E il capotifoso diventato boss ogni tanto lo redarguiva anche: «Hai fatto un comunicato di merda», gli scriveva via Whatsapp. Non solo chat antisemite quindi per Signorelli, ma anche lavoro da giornalista. Come l’inchiesta, affidatagli sempre da Piscitelli, su quanto pesassero gli abbonamenti nel bilancio della S.S. Lazio. Una richiesta interessata, visto che Diabolik era a capo dello sciopero del tifo contro Claudio Lotito.
La morte del neofascista
Poi ci sono le istruzioni. Come quando il 18 aprile 2019 muore Carlo Giannotta, storico esponente dell’estrema destra romana. E Diabolik manda un messaggio audio a Signorelli: «La cosa che devi fare, perché siamo qui con le lacrime agli occhi, se se po’ fa’ già un articolo per domani. Il Tempo minimo lo deve fare. Comunque fai mettere la notizia che è morto. Di certo non lo posso dire a La Repubblica». E quando Piscitelli medita il suo grande addio alla tifoseria della Lazio mette subito al corrente Piscitelli del progetto: bisogna «prendere in affitto un teatro. Famo venì giornalisti da tutto il mondo».
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